Un altro mondo è possibile: ”Il teatro è esperienza e cultura, ci forma ad essere migliori, è il primo strumento di contrasto alla camorra”

Drammaturgie contemporanee, grandi classici e rivisitazioni, complessivamente 23 i titoli che saranno distribuiti nei cartelloni dei teatri Mercadante e San Ferdinando


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 “Il teatro è esperienza e cultura, ci forma ad essere migliori, è con il teatro che si cresce: è il primo strumento di contrasto alla camorra”. Così ha esordito il neo presidente Federico Cafiero de Raho in apertura della conferenza stampa della Stagione 2022/2023 del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale diretto da Roberto Andò. E non sembra un caso la scelta del titolo della stagione teatrale: UN ALTRO MONDO E’ POSSIBILE.Da fedele spettatore delle sue programmazioni ho sempre guardato allo Stabile – ha spiegato il presidente – come ad un bene prezioso della Città e del territorio, un luogo centrale per la cultura e la legalità”.

“Prezzi contenuti per i giovani – ha continuato Cafiero De Raho – perché il teatro deve essere sociale, di resistenza culturale, di prossimità proiettandolo verso l’uguaglianza sociale per costruire con le nuove generazioni la convinzione che “Un altro mondo è possibile”.

“E’ uno slogan scelto – gli fa eco Roberto Andò – per ricomporre la complessità del mondo”, e  da qui è partito il direttore artistico che ha voluto riprendere il carattere sociale del teatro che è nella natura dei teatri pubblici.

Drammaturgie contemporanee, grandi classici e rivisitazioni, complessivamente 23 i titoli che saranno distribuiti nei cartelloni dei teatri Mercadante e San Ferdinando. A questi, come sempre, si aggiungerà il cartellone del Ridotto, ma anche i progetti e le iniziative destinati alle giovani generazioni e al territorio.

«La nuova stagione del Teatro Nazionale di Napoli – sottolinea Roberto Andò – si apre all’insegna di un romanzo-totem della letteratura italiana: Ferito a morte…» di Raffaele La Capria in occasione del suo centesimo compleanno il 3 ottobre. «Questa scelta del romanzesco come tonalità privilegiata per intercettare la contemporaneità – ha continuato – è la linea che caratterizza le altre produzioni previste in questa Stagione che sulla linea di Un altro mondo è possibile evidenziano la grande promessa del teatro in ogni tempo».

L’inaugurazione della Stagione è prevista al Teatro Mercadante con la prima assoluta, mercoledì 19 ottobre 2022, di Ferito a morte, il romanzo di La Capria del 1961, Premio Strega dello stesso anno, nell’adattamento di Emanuele Trevi,interpretato da Roberto De Francesco, Gea Martire, Paolo Mazzarelli, Andrea Renzi ed altri attori in via di definizione.

Tra gli appuntamenti più significativi Enzo Moscato che il 15 novembre debutterà con Libidine violenta, suo il testo e regia, Antonio Capuano, autore e regista di T&P. Totò e Peppino,omaggio a Samuel Beckett, ospite del cartellone del Mercadante da mercoledì 16 a domenica 27 novembre. Proseguendo sul tema della contemporaneità che si interfaccia con la tradizione, da segnalare lo spettacolo Scalo marittimo, l’atto unico del 1918 di Raffaele Viviani che il regista Giuseppe Miale di Mauro affronta insieme a Mario Tronco per la direzione musicale e il coro dell’Orchestra di Piazza Vittorio, con Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Adriano Pantaleo. Ancora tra i tanti artisti di riferimento dello Stabile c’è Arturo Cirillo, che in un collegamento video molto ironico sul suo naso si misura con il Cyrano de Bergerac a marzo al Mercadante; Lino Musella 0torna a gran richiesta col suo Tavola tavola, chiodo chiodo, tratto da documenti e carteggi privati di Eduardo De Filippo; così come per altri “versi” il talentuoso Mauro Gioia che in coppia con il regista Francesco Saponaro si cimentano nell’universo delle canzoni di Pier Paolo Pasolini in Cado sempre dalle nuvole – Cantare Pasolini; e, ancora, Valeria Parrella autrice di Il segreto del talento (Le gazze ladre), su musica e regia di Paolo Coletta, interpretato daLiciaMagliettaeElisabettaValgoj.

Ed ancora si segnala il ritorno di Armando Pugliese che firma la regia del testo di Roberto Alajmo La compagnia del sonno; Pippo Delbono, che torna dopo anni al Mercadante col suo recente La gioia dedicato a Bobò, fedele compagno di scena che ha lasciato un segno indelebile nella sua vita e nel suo teatro. Elio De Capitani, con La morte e la fanciulla di Ariel Dorfman; e la bravissima Emma Dante di nuovo in cartellone con l’emozionante, struggente Misericordia, di cui firma testo e regia; Davide Enia che dopo i venti anni dal debutto, ritorna con una seconda edizione diItalia – Brasile 3 a 2. Il ritorno,appunto.

La stagione del Mercadante e del San Ferdinando si arricchisce di significativi allestimenti come Il crogiuolo, il dramma di Arthur Miller del 1953 con la regia di Filippo Dini, che ne è anche interprete insieme ad altri attori; il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes Saavedra, una drammaturgia  a più mani di Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer e Francesco Niccolini, protagonisti lo stesso Boni e Serra Yilmaz; ed inoltre la singolare performance Un’ultima cosa, cinque invettive, sette donne e un funerale,scritta e interpretata da Concita De Gregorio con la regia di Teresa Ludovico.

Ma non possiamo non citare anche grandi classici come Otello, nella traduzione e la drammaturgia di Letizia Russo con la regia di Andrea Baracco, si prosegue con l’atteso L’arte della commedia di Eduardo De Filippo nell’adattamento e la regia di Fausto Russo Alesi che dopo “Natale in casa Cupiello” si cimenta con un testo che tratta del rapporto degli artisti con il potere. E ancora si prosegue con Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov nell’adattamento e la regia di Rosario Lisma.

Ma anche l’imperdibile Lazarus di David Bowie e Enda Walsh, ispirato a The Man Who Fell to Earth (L’Uomo Che Cadde Sulla Terra) di Walter Tevis, nella versione italiana di Valter Malosti  che ne è anche regista, interpretato da Manuel Agnelli.

Lo Stabile affida la chiusura della Stagione a Mario Martone che firmerà l’allestimento in prima assoluta di Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo, testo inedito di Fabrizia Ramondino che, nell’occasione, verrà pubblicato dalla casa editrice Cafiero&Marotta nella nuova collana teatro Le foglie di Gray diretta da Roberto Andò, il secondo della scrittrice dopo Villino Bifamiliare.

Per la sezione dei Progetti,si rinnova l’impegno con lo storico Arrevuoto, che con l’edizione 2023 giungerà al suo diciassettesimo movimento, sempre con la cura e la direzione di Maurizio Braucci, ed annuncia il progetto Verso sud, un percorso di incontro tra Napoli e le comunità migranti presenti sul territorio, per cambiare, nel segno del teatro, la narrazione d’un fenomeno epocale come quello delle migrazioni, a cura di Alessandra Cutolo;

Naturae/Arrevuoto, ideazione e regia di Armando Punzo, cura di Cinzia de Felice, conla partecipazione degli attori della Compagnia della Fortezza, che mette insieme i progetti Arrevuoto e Naturae per “la creazione di una nuova immagine, trasformata e rivoluzionaria della città di Napoli, che vuole così sottrarsi all’immagine / prigione nella quale viene troppo spesso relegata”.