Come finisce Ozark? La spiegazione dell’ambiguo finale con tre morti eccellenti

Cala il sipario su Ozark: il finale della serie Netflix regala tre morti e un'ultima scena, ambigua, ma in linea con la sua morale

Ozark

Credits photo: @Netflix


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Cala il sipario su Ozark. Dopo quattro stagioni, la serie Netflix chiude i battenti e lo fa con un ultimo ciclo di episodi in linea con la sua morale pessimista, eppure così realistica.

Venerdì 29 aprile, la piattaforma ha rilasciato la seconda parte della stagione 4, quella conclusiva, che ha regalato tre morti eccellenti – tra cui quella spoilerata nel trailer, ma che non ci aspettavamo di certo avvenisse così in fretta.

Chi muore nella parte 2 di Ozark 4? Ruth ha iniziato questa seconda metà di stagione con un unico scopo: vendicare la morte del cugino Wyatt, uccidendo il suo carnefice, ossia Javi, il nipote di Omar Navarro. I Byrde sanno che non è una mossa molto saggia, soprattutto ora che sono a un passo dal poter ottenere la tanto agognata libertà e non è un bene mettersi contro il cartello. Mentre Marty cerca di proteggere la giovane allontanandola da ogni possibilità di riuscita, Wendy agisce al contrario e fa in modo che Ruth uccida Javi. Un colpo secco, e il nipote del boss è fuori gioco.

Chi muore nel finale di Ozark? La vendetta di Ruth, però, le si ritorce contro. In una serie di incredibili colpi di scena, nel finale di serie la giovane Langmore viene uccisa da Camila, sorella di Navarro (a suo volta tradito, e quindi assassinato dai mandanti della donna), nonché madre di Javi.

Come si arriva a questo? Camila scopre da Clare che Ruth ha ucciso suo figlio, quindi minaccia i Byrde: non dovranno fare assolutamente nulla per avvertire Ruth, altrimenti saranno i loro figli a patire le conseguenze. Una scelta difficile, soprattutto perché i due (Marty specialmente) consideravano Ruth come una di loro.

Ozark è sempre stata una serie incentrata sulla famiglia e su cosa si è disposti a fare per proteggerla, anche a costo di compiere atti criminosi. Fin da subito è stata accostata a Breaking Bad per le sue dinamiche che spingono i protagonisti a trasformarsi in antagonisti. Un lento cambiamento che abbiamo visto in Wendy, sempre più decisa a prendere il controllo delle decisioni, al contrario di Marty, più mite e in bilico tra il compiere la cosa giusta o la cosa sbagliata.

Il finale di Ozark consacra i Byrde come i cattivi della storia. L’investigatore privato Mel si presenta alla loro porta per incastrarli: sa che Ben, il fratello di Wendy, non è scomparso, ma è stato ucciso. E lei lo sapeva. Mel è pronto a consegnarli alla giustizia, e i coniugi Byrde tentano un ultimo disperato tentativo di farla franca offrendogli dei soldi. Sarà invece il figlio della coppia, Jonah, a salvare la situazione. Abbraccia un fucile (è sempre stato incuriosito dalle armi) e lo punta deciso contro Mel, sotto lo sguardo dei genitori e della sorella Charlotte. La scena sfuma in nero e sentiamo solo uno sparo.

Ozark conclude la sua corsa con un finale duro e crudele, ma in linea con la sua morale. Esistono persone buone, ma esistono anche persone cattive. Pur di sopravvivere e proteggere chi amiamo, l’istinto ci spinge a compiere gesti indicibili. Al contrario di Breaking Bad, dove il protagonista Walter White moriva solo, circondato dal suo impero della droga, la serie con Jason Bateman e Laura Linney si conclude con i Byrde vivi e più uniti che mai, legati dal filo sottile dell’illegalità.

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