Better Call Saul 6, il viale del tramonto di Jimmy McGill per un finale che promette di superare Breaking Bad (recensione)

Sono usciti i primi 2 episodi di Better Call Saul 6 su Netflix, ovvero l'inizio della fine di Jimmy McGill e l'ascesa di Saul Goodman

Better Call Saul 6

Credits photo: @AMC/Netflix


INTERAZIONI: 70

Better Call Saul 6 ha debuttato su AMC negli Stati Uniti, e in contemporanea è arrivato anche su Netflix con i primi due episodi dell’ultima stagione. Un capitolo conclusivo che ci porta ancora più a fondo nel mondo del subdolo avvocato che abbiamo conosciuto in Breaking Bad.

La trasformazione è in atto da un bel po’ di stagioni, ma ormai siamo arrivati al punto in cui l’uomo Jimmy McGill diventerà il suo alter ego, Saul Goodman. Come sempre accade, il primo episodio di ogni stagione si apre con un flash forward in bianco e nero in cui assistiamo alla nuova vita di Jimmy/Gene Takovic dopo gli eventi di Breaking Bad.

Stavolta, i co-creatori Vince Gilligan e Peter Gould puntano su una scena introduttiva in cui degli operai smantellano la lussuosa casa dell’avvocato criminale, probabilmente l’attimo dopo il finale di Breaking Bad, con la scoperta di Walter White e la sua successiva morte. Una scena volta a dirci che i due mondi seriali sono sempre più vicini (cosa confermata con il ritorno proprio del personaggio di Brayn Cranston e del suo riluttante allievo Jesse Pinkman, interpretato da Aaron Paul).

Breaking Bad ha raccontato la storia di un uomo perbene i cui deliri di onnipotenza lo hanno reso un uomo meschino, morto da solo. Walter White ha deciso di buttarsi sull’illegalità per aiutare la sua famiglia, capendo poi di essere un genio nel male e dannatamente bravo a produrre metanfetamina.

Better Call Saul è iniziata come la parabola di un uomo che cerca di far del bene, ma inevitabilmente finisce sempre per imboccare la strada sbagliata. Jimmy McGill è una persona che con il suo charme e savoir-faire riesce a imbrogliare tutti, coinvolgendo in questo processo anche la donna amata Kim Wexler. I due sono sempre stati una coppia affiatata, eppure il cambio di rotta è nell’aria. Proprio lei è quella a subire maggiormente il fascino del male, e l’atteggiamento è ormai chiaro in questi primi due episodi della sesta stagione.

I due avvocati incontrano di nuovo i coniugi Kettleman (uno dei ritorni a cui assisteremo, hanno precisato i co-creatori), che avevano manipolato e poi truffato nella prima stagione. Il piano è quello di eliminare Howard Hamlin, facendo credere sia dipendente da cocaina, e spingere così Clifford Main a insabbiare il caso Sandpiper. Mentre Jimmy appare più morbido sulla questione, Kim minaccia la coppia, ottenendo alla fine ciò che vuole. È un cambiamento che sembra sconvolgere l’avvocato, ma che tristemente potrebbe alludere a una rottura tra i due, o una brutta fine per lei – del resto, Saul non ha mai menzionato la donna in Breaking Bad.

Gli episodi seguono anche un’altra trama, quella legata alla fuga di Nacho dopo il fallito attentato a Lalo Salamanca. Mike si prodiga per ritrovare il ragazzo, mentre Gus nasconde il suo finto entusiasmo poiché il suo piano è andato in fumo.

Better Call Saul 6 si apre così con un richiamo a Viale del Tramonto, ossia l’inizio della fine di un’epoca che vedrà Jimmy McGill abbandonare definitivamente la sua identità per indossare la maschera di Saul Goodman. Un processo sempre lento, molto più di Breaking Bad, ma che nella sua ascesa verso l’oscurità promette di superare la serie madre.

Continua a leggere su optimagazine.com.