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Home Musica

Testo e traduzione di Hey Hey Rise Up dei Pink Floyd, una canzone folk ucraina con un ospite d’eccezione

I Pink Floyd rompono il silenzio dopo The Division Bell. Ecco Hey Hey, Rise Up, il nuovo singolo con un cantante ucraino per protestare contro la guerra

di Luca Mastinu
08/04/2022
INTERAZIONI: 72

INTERAZIONI: 72

hey hey rise up dei pink floyd

Ph: Yosan Leon/Pink Floyd social media

Con Hey Hey, Rise Up dei Pink Floyd si rompe un silenzio di quasi 30 anni. L’ultima volta in cui abbiamo sentito materiale inedito della band britannica è stata con The Division Bell (1994), e l’occasione per ritornare sulle scene almeno con un singolo è importante: la guerra in Ucraina, per la quale i Pink Floyd hanno preso una posizione netta eliminando gran parte della loro discografia dai cataloghi russi e bielorussi.

Hey Hey Rise Up dei Pink Floyd nasce da un video postato sui social da Andriy Khlyvnyuk, artista ucraino e frontman della band Boombox. Andriy si trovava a Kiev, in Sofiyskaya Square, e nel video su Instagram ha cantato Oh, The Red Viburnum In The Meadow, canzone popolare ucraina nata durante la Prima Guerra Mondiale e ritornata in voga dallo scoppio della guerra della Russia. Il titolo Hey Hey Rise Up è la traduzione in inglese dell’ultimo verso: “Hey, hey, rise up and rejoice”.

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Il 30 marzo i Pink Floyd, con una formazione composta da David Gilmour alle chitarre, Nick Mason alla batteria, Guy Pratt al basso e Nitin Sawhney alle tastiere. Alla voce, ovviamente, Andriy. Il cantante ucraino non ha partecipato attivamente alle sessioni. I Pink Floyd infatti hanno estrapolato l’audio dalla sua performance acapella da Kiev e hanno accompagnato il suo canto con la loro musica. Durante le fasi di registrazione, che si sono tenute nello stesso fienile in cui Gilmour ha girato la serie Von Trapped Family nel periodo del lockdown, Andriy si trovava in ospedale con le ferite delle schegge di un proiettile, e David lo ha contattato per aggiornarlo sulle fasi di lavorazione. L’artista ucraino ha dato quindi la sua benedizione.

Il risultato è una ballad nel pieno stile atmosferico dei Pink Floyd. Ecco il messaggio di David Gilmour su questo lavoro:

“Spero riceva vasto supporto e visibilità. Vogliamo raccogliere fondi per beneficienza e alzare il morale. Vogliamo mostrare il nostro supporto per l’Ucraina e in questo modo dimostrare che gran parte del mondo pensa che sia totalmente sbagliato per un superpotere invadere il Paese democratico indipendente che l’Ucraina è diventata”.

Testo

Oyu luzi chervona kalyna pokhylylasya,
Chohos’ nasha slavna Ukrayina zazhurylasya.
A my tuyu chervonu kalynu pidiymemo,
A my nashu slavnu Ukrayinu, hey-hey, rozveselymo!

Traduzione

Oh, nel prato un rosso viburno si è chinato in asso.
Per qualche ragione la nostra gloriosa Ucraina è addolorata,
e prenderemo quel viburno rosso e lo rialzeremo
e faremo il tifo per la nostra gloriosa Ucraina, hey hey
e faremo il tifo per la nostra gloriosa Ucraina, hey hey

Tags: musica internazionalemusica rockpink floyd

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