La lettera di Biagio Antonacci al figlio Carlo, “fragile come una bolla di sapone”

Biagio Antonacci scrive una emozionante lettera d'amore per il figlio Carlo e racconta il momento in cui ha scoperto della gravidanza con la sua compagna

biagio antonacci copertina vanity fair

Copertina Vanity Fair. Fonte: social Biagio Antonacci


INTERAZIONI: 59

La lettera di Biagio Antonacci al figlio Carlo è disponibile in esclusiva sulle pagine di Vanity Fair. Il cantante italiano è diventato papà per la terza volta, quando ormai aveva quasi perso le speranze di mettere al mondo una nuova vita con la compagna Paola Cardinale. Lo racconta sulle pagine del magazine, attualmente in edicola.

Sul numero 12 di Vanity Fair in edicola fino al 22 marzo 2022, Biagio Antonacci si racconta in una lunga intervista, a partire dal momento emozionante in cui ha appreso della gravidanza della sua compagna. I due ci provavano da un po’ e durante il lockdown, un giorno Paola gli ha riferito la “positività” di un test effettuato.

Antonacci non ha capito subito: in un primo momento aveva temuto che si trattasse di un tampone positivo al Covid-19.

Paola invece era in dolce attesa. Carlo, terzogenito di Biagio Antonacci, è nato alla fine del mese di dicembre e ormai da qualche mese rallegra i due neogenitori, 58 anni lui, 44 anni lei.

Quando sei venuto al mondo, sei apparso come una divinità antica – faccia bianca, occhi aperti – rendendo sacra tua madre e me nuovamente padre. Sei all’inizio… fragile come una bolla di sapone nel vento. Ma crescerai, fin troppo in fretta – la stessa con cui io, stanotte, guardo avanti e sogno per te”, si legge tra le righe delle parole d’amore del cantante, estratte dalla lettera di Biagio Antonacci al figlio Carlo.

Carlo è il più piccolo dei tre figli di Biagio, dopo Paolo e Giovanni, nati dalla precedente relazione di Antonacci e figli di Marianna Morandi.

“Sogno che, da grande, imparerai a prenderti cura di te, delle persone che amerai, dei figli che vorrai avere”, scrive Biagio Antonacci nella lettera consegnata e custodita da Vanity Fair, che magari un giorno Carlo leggerà davvero.