L’Occidente sta provando in tutti modi a dare il beneficio del dubbio a Putin. Non ne vuole sapere di entrare in guerra in prima persona e sta fornendo aiuti e armi alla resistenza ucraina. La domanda in questo momento del conflitto è però cosa farà quando Putin partirà con i bombardamenti a tappeto in Ucraina? Se l’invasione di terra stenta a raggiungere gli obiettivi prefissati nei tempi prefissati, un attacco coordinato dal cielo renderebbe l’Ucraina la nuova Siria, il tutto, ancora una volta, sotto i nostri occhi.
L’attacco via terra sta innervosendo il Cremlino che sta perdendo uomini e risorse che forse non si aspettava di dover sacrificare. Inoltre la narrazione secondo cui sarebbero stati attaccati gli obiettivi militari è ormai tramontata. I civili ucraini, i fratelli del popolo russo che Putin diceva di voler liberare, in realtà stanno subendo perdite spaventose. Ormai il leader russo ha perso la faccia e la sua leva ideologica. L’unica cosa che gli resta da fare a questo punto è la più terribile: bombardare a tappeto tutte le principali città ucraine.
I bombardamenti a tappeto in Ucraina sono l’ultima, disperata e orrenda opzione per il leader russo
Putin ha capito che è l’unico modo per conquistare l’Ucraina e gli aerei russi sono già pronti ad attaccare. I bombardamenti a tappeto, però, porteranno con loro una carneficina che non siamo riusciti a evitare. Se Putin dal canto suo dovrà fare i conti con il suo popolo, l’intero Occidente dovrà fare i conti con la propria coscienza visto che non sta facendo nulla per evitarli. Ma soprattutto, se davvero questo dovesse accadere cosa faranno la Nato e l’Europa? Gli stessi consessi per i quali l’Ucraina è disposta a morire ma che finora hanno voltato le spalle dall’altra parte.
Che credibilità avremo ancora come Occidente se lasceremo che il popolo ucraino verrà sterminato così come è successo con quello siriano? Quale altro Paese si sentirà protetto da questa parte del mondo? Sono tutte domande a cui sicuramente i governi occidentali stanno pensando ma al momento restano a guardare. Magari sperano nella Cina e nella sua forza economica e di mediazione. Ma davvero sarebbe una vittoria lasciar negoziare la tregua a Pechino?
In ogni caso un cessate il fuoco sarebbe sempre una vittoria, soprattutto perché a pagare finora sono stati solo il popolo ucraino e i militari russi mandati allo sbaraglio. Ma noi occidentali veramente non riusciamo a fare meglio della Cina? Quanti danni hanno fatto venti anni di silenzi e di affari con gli oligarchi russi? È il caso di dire che la storia sta presentando il conto e adesso i nostri leader devono mettere mano al portafogli e pagare il loro prezzo alla storia.