Il presidente ucraino Zelensky diventa un membro de La Casa di Carta per la Guardia Civile, che fa resistenza anche sui social

Il presidente ucraino Zelensky viene celebrato come eroe della resistenza nella comunicazione social del suo esercito, che lo affianca ai membri de La Casa di Carta in un meme

Twitter: @ng_ukraine


INTERAZIONI: 125

Il presidente ucraino Zelensky è acclamato come un eroe dalla popolazione civile e dall’esercito, per aver guidato sin dall’inizio la resistenza all’attacco russo sferrato da Vladimir Putin il 24 febbraio scorso. Deciso a restare nel Paese nonostante gli sia stato offerto dagli Stati Uniti di riparare all’estero con la famiglia, pur sentendosi il primo bersaglio dell’invasione, non ha lasciato la nazione e continua a comunicare con la popolazione e con gli altri Paesi dopo una settimana di guerra.

La popolarità del presidente ucraino Zelensky era già altissima in patria, dove è stato eletto con un volto plebiscitario nel 2019 (il 73% dei consensi), ma è ulteriormente cresciuta nell’ultima settimana da quando gli è stata giustamente cucita addosso l’immagine di un patriota e di un eroe di guerra. L’esercito ucraino, la Guardia Civile, nonostante le ore concitate che hanno visto attacchi russi alle principali città del fronte orientale, non perde occasione di celebrarlo nella sua comunicazione social, perfino in modo ironico e leggero.

Il presidente ucraino Zelensky è diventato così un membro de La Casa di Carta in un meme apparso sul profilo Twitter ufficiale della Guardia Civile: la comunicazione dell’esercito lo ha affiancato ai personaggi della celebre serie Netflix, in cui una banda di rapinatori fa dell’inno alla Resistenza la sua forza, ricorrendo perfino al canto di battaglia partigiano Bella Ciao. Chi ha visto La Casa di Carta non avrà bisogno di troppe spiegazioni per capire il senso di questo meme, che attribuisce a Zelensky il nome di battaglia di Kiev, ovviamente quello della capitale ucraina, accomunandolo ai personaggi della serie Palermo, Tokyo ed Helsinki. “Il nostro eroe“, si legge nel tweet della Guardia Civile.

Il presidente ucraino Zelensky ha fatto della comunicazione una delle armi della sua personale strategia di guerra, ricorrendo molto abilmente alle televisioni (finché gli è stato possibile dalle condizioni dei ripetitori), nonché ai canali social personali e a quelli ufficiali dello Stato per dettare la linea della resistenza all’invasione. D’altronde le sue doti mediatiche non sono una novità: la sua storia è quella di un attore comico che è arrivato alla Presidenza grazie al successo di una serie televisiva, Servitore del Popolo, in cui impersonava proprio un uomo comune, un professore di liceo, che viene eletto quasi per caso Capo dello Stato in Ucraina. E chiaramente, col riferimento a La Casa di Carta, la Guardia Civile gioca abilmente col riferimento al suo passato da attore.

Il presidente ucraino Zelensky, che aveva già connotato la sua presidenza con un massiccio uso dei social sin dall’elezione, è diventato dall’inizio della guerra un punto di riferimento tanto per i civili, chiamati ad unirsi alla Resistenza fabbricando armi artigianali e costruendo protezioni per i soldati, tanto per le forze armate militari che stanno combattendo una lotta impari contro i russi. E in una guerra che vede il massiccio uso della propaganda da entrambe le parti, da sempre strumento connaturato ai conflitti convenzionali, anche La Guardia Civile sta portando avanti sin dall’inizio dell’attacco un’intensa attività social, in particolare su Twitter, con foto, video e perfino meme. Messaggi che esaltano la volontà del popolo ucraino di non arrendersi all’occupazione nemica e cercano di galvanizzare tutti coloro che, soprattutto tra i civili, vi stanno prendendo parte per impedire che il Paese cada sotto i colpi dell’invasore russo.

Continua a leggere su optimagazine.com