Guerra, morte e distruzione in Ucraina. UEFA Champions League rinunci ai soldi russi di Gazprom ed alla finale di San Pietroburgo

I rubli Gazprom sporchi di sangue sono compatibili con i valori di pace e fratellanza universale dello sport? O per la UEFA pecunia non olet?

gazprom sponsorizzazione immorale

Gazprom sponsor della Uefa Champions League


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Gazprom e pacifismo, affari e condanna della guerra. Il conflitto è ormai deflagrato tra Russia ed Ucraina. E la UEFA deve prendere immediatamente posizione riguardo alla sponsorizzazione Gazprom. Come possono la UEFA ed i club europei continuare ad incassare i soldi russi della Gazprom ?

Già alcune cancellerie invocano lo spostamento della finale di Champions League prevista a San Pietroburgo proprio nella Gazprom Arena (leggi di più). Ma più in generale: la sponsorizzazione Gazprom è compatibile con i valori di pace, fratellanza universale, solidarietà tra i popoli dello sport ? Non sarebbe opportuno fin da subito interrompere la sponsorizzazione Gazprom della Champions League? “Pecunia non olet”, in questo modo l’imperatore Vespasiano rispondeva a chi storceva il naso davanti ai proventi della tassa sui bagni pubblici. “Il denaro non puzza”, ma è davvero così nel caso Gazprom-Uefa Champions League?

Una guerra devastante mentre il mondo si riprende lentamente dalla pandemia. Ed anche lo sport ne subisce, inevitabilmente le conseguenze. Il campionato di calcio è stato sospeso in Ucraina. Bloccato a Kiev anche l’allenatore italiano dello Shaktar Donetsk Roberto De Zerbi (leggi di più). Con che animo Ronaldo e gli altri atleti giocheranno, gli spettatori guarderanno le partite sapendo bene che sono i soldi della Gazprom ad alimentare la competizione come ricordano spot continui e tabelloni pubblicitari?

La drammaticità del momento storico esige una decisione immediata e radicale. Stroncare subito la sponsorizzazione con Gazprom ed accettare tutti un ridimensionamento economico della competizione. Sarebbe un segnale importante di solidarietà per le popolazione vittime della guerra e per ribadire il vero amore del calcio per la pace ed i diritti dei popoli e delle nazioni. Dire no ai soldi Gazprom dimostrerebbe

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