Italiani fatevi forza, ecco 9 consigli per alleviare il possibile trauma da distacco da Mattarella

Un utile vademecum per affrontare, ognuno come può, il momento drammatico in cui l’attuale capo dello stato abbandonerà (forse) il Quirinale lasciando milioni di Italiani soli e attoniti come infreddoliti orfanelli


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Come tutti, ho pensato al momento in cui, in un minuto molto prossimo, potremmo ritrovarci con un Presidente diverso da Mattarella. Non sarà un momento semplice ed è per questo motivo che si è pensato di stilare un elenco di possibili rimedi per superare l’ora più buia, passata la quale dovremo prendere consapevolezza di una nuova realtà. Nel vademecum ci sono consigli di approccio più semplici e altri più complessi. Mi raccomando, fate buon uso di quelli che sceglierete, buona lettura.

01 – Approccio isolamento (difficoltà bassa): spegnere la tv e la radio e allontanarsi dai giornali, mettersi le mani sulle orecchie, chiudere gli occhi e urlare continuamente cose come “olololololololo” oppure con consonanti più marcate “tatatatata”.. Se non si ha il tempo di farlo per tutto il giorno, concentrarsi solo nelle ore dei notiziari e dei talk.

02 – Approccio celebrativo (difficoltà bassa): procurarsi libri che narrano di futuri distopici con finali tragici, ad opera di autori tipo Orwell, Huxley o Bradbury, andare all’ultima pagina e con una matita scrivere: “Se Mattarella fosse stato in questo libro, ciò non sarebbe mai accaduto”. Cancellare con una gomma e ripetere più volte, vi sentirete meglio e più vicini al presidente ad ogni ripetizione.

03 – Approccio sostitutivo (difficoltà bassa): se ci sono gatti o cagnolini in arrivo dargli il nome ‘Sergio’. Anche uccellini o pappagallini e tartarughine. Anche cavalli, volendo. Possibilmente evitare asini, porcellini, bovini, suini, rettili, sorci etc., la qualità del ricordo potrebbe risultare deviata e qualche malvagio sempre in agguato potrebbe leggerci una forma di vilipendio. Se invece avete preso cuccioli da poco e gli avete già dato un nome diverso, ebbene rinominateli.

04 – Approccio ravvicinante (difficoltà bassa): procurarsi la Costituzione Italiana, possibilmente stampata e spillata, mettersela addosso. Ripetere a mente: “Lui ti ha protetta da ogni male, lui ha combattuto ogni affronto e ogni sfregio ai tuoi articoli. Tenendoti vicina mi sentirò come te, più protetto anche io, e soffrirò questo distacco in misura minore”. Ripetere.

05 – Approccio ravvicinante (difficoltà alta): sostituire la porta di casa con un calco della Porta dell’Inferno di Rodin come l’originale esposto alle Scuderie del Quirinale, (in mancanza va bene anche una stampa attaccata sulla porta). Ad ogni apertura e passaggio nella porta, uscendo o rincasando, pensare ad uno qualunque dei momenti indimenticabili offerti dal Presidente con le sue apparizioni e dichiarazioni, dopo poco si avrà la sensazione di averlo a casa con sé.

06 – Approccio immedesimativo (difficoltà alta): porsi dinanzi a un calendario e riportarlo su Gennaio, barrare la casella del primo Gennaio con una matita, mettersi almeno una giacca, schiarirsi la voce e iniziare un breve discorso di capodanno alla nazione. Concentrarsi sul concetto di Libertà che è molto caro al presidente, tanto caro da averne fornito interpretazioni variegate. Guardare lo specchio e recitare con tono solenne come dinanzi a una telecamera: “La storia ci insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva”. Poi fare una pausa, una giravolta su se stessi, riguardare lo specchio e andare di nuovo con aria solenne: “Ma non si invochi la libertà per sottrarsi a punturine varie”. Poi pausa, ancora giravolta:”Ma la libertà non si baratta in cambio di tutela eh”. Poi ancora pausa, giravolta “Ma non si invoca neanche..”, poi pausa “Ma non si baratta mai neanche per tutela!” e via così. Fermarsi dopo un quarto d’ora per evitare giramenti di testa e poi, se si vuole, si riparte sempre improvvisando sul simpatico doppio tema. Questo esercizio oltre a farci fare un po’ di moto ci tiene vicini alla bellezza e allo stile dialettico impeccabile del presidente. 

07 – Approccio immedesimativo (difficoltà media): prendere una cartina dell’Italia e guardandola dire: “Oh mio stivale io sono il tuo presidente, io ti rappresento nella tua totalità, io ti ascolto e ti rispetto tutta intera oh mia amata patria unita!”. Poi fare una pausa di ripensamento, prendere un paio di forbici e dire: “Vabbè non proprio tutta, diciamo quasi tutta, ora elimino un bel 10%!” a questo punto tagliare un pezzetto a caso dalla cartina e gettarlo via. Questa operazione si può ripetere più volte, ristampando e scegliendo ogni volta un pezzetto diverso da tagliare via. Per estensione si può giocare anche con gruppi di amici o famigliari, e, dopo avergli garantito rispetto e affetto, scegliere ogni volta un 10% circa di loro da ignorare o anche castigare o discriminare adducendo come motivazioni supercazzole di ogni sorta.
Esempio pratico ad un compleanno con 10 persone, si va verso il gruppo e sorridendo amorevoli si dice loro: “amici carissimi, abbiate in me sempre una garanzia”, poi puntate il dito su uno a caso di loro e con una certa severità: “Tu! Silenzio e fuori dai coglioni!”. Questo è l’approccio più divertente, perfetto per recuperare un po’ di buon umore e a passare serate in allegria.

08 – Approccio musicale (difficoltà bassa): prendere la chitarra o in mancanza procurarsi delle basi musicali dal web e divertirsi a cambiare i testi a canzoni famose per cantare tutto il nostro affetto al presidente. Ecco alcuni esempi, poi il limite sarà solo la vostra fantasia:

“Mattarella non andare viaa, nei tuoi occhi il sole muore già..etc.” (Baglioni)
“Così vai via, non scherzare no, domani vai via, per favore no. Devo convincermi però che non è nulla, ma le mie mani tremano..etc.” (Baglioni)

Si può cercare anche qualcosa di più ritmato per sgranchirsi un po’:

“Sergio, I love you so, I want you to know, That I’m gonna miss your love,
The minute you walk out that door.. So please don’t go, Don’t go,
Don’t go away, Please don’t go, Don’t go, I’m begging you to stay..etc” (KC & The Sunshine Band)

E via così.

09 – Approccio immedesimativo ludico (difficoltà alta): procurarsi un irrigatore mobile, in mancanza va bene anche un fucile ad acqua in vendita nei migliori negozi di giocattoli. Importante che l’acqua sia ben fredda e il getto potente. Andare in giro e cercare persone che protestano per qualche diritto improvvisamente negato benché naturalmente garantito, piazzarsi nei pressi e urlare “Disperdetevi!”. Tutti vi guarderanno con curiosità ignari della sorpresa in arrivo. Improvvisate un conto alla rovescia, possibilmente con un megafonino di quelli dei cinesi, e poi allo scadere iniziate ad innaffiarli senza pietà. Saranno risate per tutti, lo spasso servirà per sdrammatizzare il momento di protesta e tutti si chiederanno chi è questo simpaticone. Possibilmente farlo nelle giornate fredde, in zona Friuli viene benissimo ma sentitevi liberi di farlo un po’ dappertutto.

Bene, speriamo che sia d’aiuto. Buon probabile distacco a tutti, “probabile” perché tutti confidiamo in un ripensamento.