Oggi, 25 gennaio, ADINE GAVAZZI tiene una lectio magistralis nella prestigiosa Università di Harvard. Per una ricercatrice e scienziata come lei è come per un attore vincere un Oscar: sul massimo riconoscimento. Ho conosciuto Adine Gavazzi per caso, durante una chat su ClubHouse. Ho scoperto che è dell’UNESCO e che opera soprattutto in Perù, in luoghi famosissimi come Machupicchu e altri meno noti ma altrettanto importanti come il Parque Nacional del Rio Abiseo, e che interagisce con Maestri Curanderos. Lei ha dato fiducia agli indigeni e José Bastante, un suo allievo, è capo di Machupichu.
Mi sono collegato con Adine durante qualche diretta We Have A Dream e, quando è rientrata in Italia, l’ho ospitata nel mio Premiato Circo Volante del Barone Rosso. Quel giorno, abbiamo fatto questa conversazione in cui lei voleva intervistare me per i suoi studenti e io ero curioso che raccontasse quello che sta accadendo nel rapporto tra mondo “evoluto” e piante e la sua esperienza. Era il 17 maggio 2021. Pochi giorni fa ho rivisto il video di quella conversazione e l’ho trovata strepitosa. Così ho deciso di renderla pubblica. Ecco alcune frasi o concetti estratti dal video: Sta già cambiando il mondo, restituendo ad alcune culture “vive” la propria memoria ancestrale.
Sapere chi sei determina una profondità nel tempo. Hai i tuoi antenati. La profondità della tua ancestralità è uguale alla profondità della tua capacità di stare nel mondo. Se non hai un passato sei come uno che ha un’amnesia. Se il tuo passato, come per i tibetani, comprende tante vite, nessuno ti ferma. Questo vuol dire cambiare il mondo: restituire la memoria a chi l’ha perduta. Chi è stato privato di memoria? I popoli conquistati. Il bosco è un esempio di biodiversità che funziona. Noi veniamo da lì.
Questo Occidente negli ultimi 200 anni è riuscito a mettere in difficoltà un sistema vivente che è è stato costruito con immensi sforzi e dedizione dalla natura durante centinaia di milioni di anni. E questo piccolo gruppo di esseri umani ha messo in discussione in pochi anni questo equilibrio prodigioso. Ogni volta che perdi una lingua, una pianta, un animale, tu perdi risorse che neanche conosci. Se perdo una lingua, perdo le idee che sono in quella lingua, non solo i suoni o la musica. Se non avessimo l’italiano, non ci sarebbe più Dante. Cos’è il successo? Il successo è cambiare le cose. A partire da relazioni che migliorano la vita degli altri. Il successo è riuscire a dire di no a tanto denaro e non avere rimpianti, perché quei soldi erano malati, Il successo è dare voce a chi non ce l’ha Ognuno nasce con una missione. Io l’ho riconosciuta cammin facendo Dalla vita non si passa alla morte, ma all’eternità Quanto più so chi sono adesso tanto più so chi sono stata. Le piante non sanno emettere suoni ma emettono vibrazioni i e maestri curanderi lo sentono. I funghi sanno metabolizzare tutto. Le piante senza simbiosi con i funghi non ce la fanno a costruire un bosco. Il più antico strumento musicale è il battito cardiaco della mamma Non si pensa col cervello ma col cuore Bianco, nero, rosso giallo sono i colori delle 4 direzioni nei Lakota, tibetani e Ashanica
La sostenibilità non è solo una parola, è l’accettazione di un modello che non abbiamo inventato noi; è stato inventato dalla natura milioni di anni fa. Se tu imponi al pianeta un numero così elevato di abitanti con una sola lingua e un solo modello produttivo, distruggendo la maggior parte del bosco, tu ha le ore contate. Non ce l’hai in termini politici o ideologici, ma in termini molto pratici. Perché il sacro e la musica sono così vicini? La musica è vettore di emozioni We have an action plan Plants have a plan
Le piante hanno conquistato il mondo e lo hanno reso un luogo bello.
Non hanno cercato di affermare se stesse ma hanno costruito una rete biotica, consapevole, molto più raffinata della nostra. Tutto quello che noi facciamo è molto più piccolo, su tutti i piani Per catturati loro ti seducono con colori e profumi. Più intelligente sedurre che puntare una pistola. Quando abitavamo nelle foreste, stavamo meglio. Avevamo piante medicinali, tutto. Le montagne sono i nostri antenati. Pensano. Le comunità andine dipendono da una montagna. Le montagne decidono e controllano il clima. Cosa vuoi lasciare? Uno rimane per ciò che ha dato agli altri Nelle mie interviste ho sempre cercato l’anima…. Guarda e condividi questa importante conversazione.
Grazie
Sono perfettamente in accordo con quanto vi siete detti
Noi siamo interconnessi con il pianeta
Il film avatar ha dato una chiara visione a chi non sa più prendersi il tempo per abitare questo pianeta
Spero in una ripresa rapida di connessione
Se no la prossima razza che scomparira dalla superficie terrestre sarà quella umana, perché al momento attuale non essendo allineata in modalità armonica è un disequilibrio per il pianeta.
Abetare nei luoghi della natura aiuta, se si impara a non violentarla per bisogni indotti.
Ma in ogni luogo si abiti è necessario essere connessi, in primo luogo con chi siamo, con la vita, che ci sostiene in comunione ogni uno è di aiuto all’altro.
Grazie Red ti ho incontrato da poco non ho bazzigato il tuo mondo ma trovo che hai molti principi che condivido
P.S. abbiamo avuto un incidente d’auto più o meno nello stesso periodo questa immobilita mi ha portato a guardar su you tube e ti ho seguito buona vita