Rischio zona arancione in Italia: gli spostamenti con il green pass

Cosa cambia con l'eventuale passaggio della propria regione o dell'intero Paese in zona arancione

Zona arancione

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Con l’aumento dei contagi e la pressione ospedaliera che lentamente sta crescendo, non possiamo escludere il ritorno dell’Italia in zona arancione. Discorso valido sì per alcune regioni, dove i numeri tendono ad essere più alti rispetto altre aree del Paese, ma anche per l’intera nazione a cavallo delle festività natalizie. In attesa di capire se il governo deciderà di modificare l’attuale protocollo nella giornata di giovedì, dunque, tocca affrontare nuovamente queste tematiche a distanza di mesi dall’ultima volta.

Con la zona arancione in Italia come cambiano gli spostamenti con il green pass

Sul web pare che in tanti diano per scontate alcune limitazioni precise con la zona arancione, soprattutto in termini di spostamenti tra le regioni. Occorre distinguere chi è munito di green pass da chi ne è sprovvisto. Sostanzialmente, coloro che non si sono sottoposti a vaccinazione, o non risultano guariti, senza la certificazione verde non potranno lasciare il proprio comune di residenza. Ci sono tuttavia alcune eccezioni che possiamo prendere in esame in questo particolare contesto.

Ad esempio, senza green pass ci si può spostare in altri Comuni con la zona arancione per necessità, salute, lavoro o per usufruire di servizi che risultano non disponibili nel proprio comune. Consentito anche lo spostamento in Comuni di massimo 5mila abitanti, verso altri comuni entro i 30 chilometri. A tal proposito, però, bisogna considerare l’eccezione del capoluogo di provincia. Insomma, occorre conoscere bene le disposizioni per evitare potenziali sanzioni.

Coloro che sono provvisti di green pass base o super green pass, invece, al momento non sono soggetti a limitazioni con gli spostamenti in zona arancione. Da valutare se giovedì cambierà qualcosa, ma sembra difficile che giungano restrizioni per coloro che hanno ottenuto la certificazione verde in questi mesi. Anche per un discorso legato ai cosiddetti “incentivi”.