Bocciata Gomorra 5 ma non il suo finale, sarebbe bastato un film per chiudere in bellezza?

Gomorra 5 ci regala un ottimo finale dopo una stagione un po' confusa e barocca


INTERAZIONI: 98

Gomorra 5 chiude in bellezza. Quello che è andato in scena venerdì sera è un finale perfetto in cui i due protagonisti muoiono uno dopo l’altro lasciando che la ruota della malavita continui a girare senza permettergli di uscirne vincitori. In un mondo in cui lo Stato non esiste e in cui anche il ruolo delle forze dell’ordine o della giustizia è stato marginale, l’unica via d’uscita per i personaggi non è la redenzione ma la morte confermando la visione di Saviano riguardo al fatto che chi sceglie questa vita non fa altro che segnare la sua condanna a morte, prima o poi.

Non ci sono progetti che tengano e nemmeno voglia di riscatto e di voler voltare pagina, Genny non è riuscito mai a portare a termine qualcosa che non avesse a che fare con affari loschi, morte e distruzione e anche l’unica possibilità che ha avuto per voltare pagina si è conclusa nel peggiore dei modi. Quelli descritti in Gomorra non sono eroi, il concetto è stato ribadito più volte in questi sette anni, e il finale perfetto di Gomorra 5 lo ha solo dimostrato portando a compimento il loro destino.

Se da un lato possiamo lodare la conclusione di questa storia, dall’altro però non possiamo esimerci dal bocciare in parte quest’ultima stagione. Tutto è stato costruito solo intorno a questo finale perfetto lasciando fuori quelli che sono stati gli elementi di ampio respiro che hanno permesso alla serie di essere non solo un successo planetario (per la prima volta nel nostro Paese). Alcuni personaggi sono stati inseriti in funzione di questa battaglia finale, a volte forzata come l’attrito tra Ciro e Genny, senza avere il solito peso empatico ed emozionale a cui eravamo abituati (l’unica eccezione è proprio Donna Nunzia), un’accozzaglia di storie e di famigli, pedine in mano agli sceneggiatori solo per segnare il solco alla morte dei due protagonisti.

Gomorra 5 si porta dietro il peso della resurrezione forzata di Ciro l’Immortale, nonostante il successo della quarta (quella senza Marco d’Amore), e si è arenata su questo ritrovato ‘odio’ tra i due amici/nemici di sempre. Tutto è sembrato un po’ forzato ad indicare che forse questa quinta stagione poteva essere evitata o magari più breve in termini di episodi. Sarebbe bastato un altro film per chiudere in bellezza ed evitare fronzoli da fiction all’italiana? La nostra risposta è sì.