“Sorry, Boys – dialoghi su un patto segreto per 12 teste mozze” al teatro Politeama di Napoli

In scena il 17 dicembre alle 21 il lavoro teatrale di Marta Cuscunà, liberamente ispirato a fatti realmente accaduti a Gloucester, rappresenta la terza tappa del progetto sulle Resistenze femminili.


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Con lo spettacolo Sorry, Boys – dialoghi su un patto segreto per 12 teste mozze di e con Marta Cuscunà, riparte ConfiniAperti 2021/2022 al Teatro Politeama di Napoli il 17 dicembre 2021, alle ore 21.00.

La rassegna rinnova il sodalizio tra il Politeama/Teatro Augusteo e Teatri Associati di Napoli/Teatro Area Nord e con questo spettacolo si dà il via all’intera programmazione del Teatro Area Nord di via Dietro le Vigne, a Piscinola, sotto la direzione artistica di Lello Serao e Hilenia De Falco.

Liberamente ispirato a fatti realmente accaduti a Gloucester in Massachusetts,  “Sorry, Boys – dialoghi su un patto segreto per 12 teste mozze” è il lavoro della Cuscunà che rappresenta la  terza tappa del progetto sulle Resistenze femminili, nato dopo aver letto l’inchiesta “Il femminismo, che roba è?”della semiologa Giovanna Cosenza e del suo team di studenti.

La storia. Nella scuola superiore di Gloucester ci sono 18 ragazze incinte – un numero 4 volte sopra la media – e non per tutte sembra essere stato un incidente. Alcune delle ragazze avrebbero INFATTI pianificato insieme la loro gravidanza, come parte di un patto segreto, per allevare i bambini in una specie di comune femminile. Quando il preside della scuola ne parla su un quotidiano nazionale, scoppia una vera e propria tempesta mediatica e la vita privata delle 18 ragazze diventa uno scandalo che imbarazza tutta la comunità di Gloucester.

Un progetto complesso, una narrazione a tinte forti su cui la Cuscunà lavora scavando con intensa passione e attingendo dalle fonti principali, partendo da due potenti documentari. Nel primo The Gloucester 18 si dà voce ad alcune di quelle ragazze lontano dai riflettori dello scandalo. Una di loro “confessa di aver voluto creare un piccolo mondo nuovo” e una nuova famiglia tutta sua, dopo aver assistito a un terribile femminicidio. Nel secondo documentario, Breaking our silence, “il capo della polizia di Gloucester rivela come non passasse letteralmente giorno senza che il suo dipartimento ricevesse una segnalazione di violenza maschile in famiglia. I dati che fornisce sono impressionanti: 380 chiamate per violenza domestica in un anno (più di una al giorno) e 179 arresti. In una cittadina di 30.000 abitanti. Ma quello che è davvero interessante è che il documentario racconta di come questa situazione avesse spinto 500 uomini a organizzare una marcia nelle strade della cittadina per sensibilizzare la comunità al problema. Ho continuato a cercare notizie su Gloucester per capire in che contesto sociale aveva potuto mettere radici l’idea di un patto così sconvolgente”.

“L’idea che sta alla base di Sorry, boys è che a Gloucester – scrive la Cuscunà – la contestualità tra il patto delle 18 ragazze e la marcia degli uomini, non sia stata solo una coincidenza e che tutto ciò abbia a che fare con il modello di mascolinità che la società impone. Nel nero della scena, due schiere di teste mozze. Appese. Da una parte gli adulti. I genitori, il preside, l’infermiera della scuola. Dall’altra i giovani maschi, i padri adolescenti. Sono tutti appesi come trofei di caccia, tutti inchiodati con le spalle al muro da una vicenda che li ha trovati impreparati. Potranno sforzarsi di capire le ragioni di un patto di maternità tra adolescenti, ma resteranno sempre con le spalle al muro”.

Dal 2009 al 2019, Marta Cuscunà ha fatto parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies. In questo spettacolo si combinano contenuti, elementi drammaturgici e perfomance di grande impatto artistico mentre la protagonista è sola in scena con i pupazzi realizzati da Paola Villani.

Non perdete lo spettacolo!

Assistenza alla regia: Marco Rogante, Disegno luci: Claudio  “Poldo”  Parrino , Disegno  del  suono:  Alessandro  Sdrigotti, Animazioni  grafiche:  Andrea  Pizzalis, Costume di scena: Andrea Ravieli

Co-produzione: Centrale Fies, con il contributo finanziario di: Provincia Autonoma  di Trento, Ministero dei Beni e delle Attività  Culturali e del Turismo. Con il sostegno di: Operaestate Festival, Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Comune di San Vito al Tagliamento Assessorato ai beni e alle attività culturali, Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia. Cura e organizzazione: Etnorama – Distribuzione: Jean-Francois Mathieu. Teste gentilmente concesse da: Eva Fontana, Ornela Marcon, Anna Quinz, Monica Akihary, Giacomo Raffaelli, Jacopo Cont, Andrea Pizzalis, Christian Ferlaino, Pierpaolo Ferlaino, Filippo pippogeek Miserocchi, Filippo Bertolini, Davide Amato. Come le teste della serie fotografica We are beautiful, che il fotografo  ventisettenne Antoine Barbot ha realizzato nel 2012 durante il suo internship presso lo studio di Erwin Olaf; e che sono state l’ispirazione da cui partire per progettare e costruire le macchine sceniche di Sorry, boys.

In occasione di questo spettacolo nel foyer del Teatro Politeama sarà distribuito materiale informativo   sull’intera stagione teatrale ConfiniAperti – Teatro Area Nord 2021/2022

Biglietti: poltrona € 20, palco € 15

Info: tel. 0815851096 – teatriassociatinapoli@gmail.com – Via Nuova dietro la vigna, 20 – è possibile acquistare il biglietto presso il botteghino del Teatro Augusteo – P.tta Duca d’Aosta 263 tel.081414243

Oppure acquistare on line su  www.teatropoliteama.it oppure a questo link