Oggi è il mio 70° compleanno e per raccontarmi ho scelto il video dove ero seduto sulle strisce pedonali di Abbey Road

Ho incontrato tante persone in questi anni, profonde, famose, emergenti, ho fatto centinaia di interviste, programmi televisivi, dirette… ma sono sempre quello del video che ho scelto oggi


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Red Ronnie seduto sulle strisce pedonali di Abbey Road a Londra nel 1984 mentre le auto lo sfiorano

Il giorno del compleanno è sempre un inizio di un nuovo cerchio di vita. Quando poi fai cifra tonda è ancora più importante. Io da oggi ho 70 primavere e, visto che lo scriveranno i giornali e cercheranno di chiedermi cosa si prova, ho deciso di fare un articolo che allegherò a quanti mi manderanno messaggi o mi chiederanno commenti. Non ho mai sentito l’età anagrafica. Quando ero piccolo la solitudine mi ha fatto crescere in fretta. Quando sei solo, o perché abiti in campagna e non hai compagni di giochi o perché poi ti ritrovi in seminario per quattro anni, o in una scuola di ragioneria dove ti senti diverso dagli altri, cresci in fretta dentro di te. Ti ritrovi indipendente nel tuo modo di pensare e agire.

Poi arriva la musica a salvarti, le prime radio libere, il debutto in TV con  “Bandiera Gialla”. Ma, paradossalmente, sono rimasto quel bambino che vive un’infanzia che non ha mai avuto. Vado incontro alle persone con le manine aperte, pieno di fiducia. Sempre. Nonostante i tradimenti o le delusioni. Non ho mai perso l’entusiasmo e l’amore per gli altri. E ancora oggi è così. Nonostante le esperienze, gli incontri, la crescita spirituale, i successi, le emarginazioni, i cambiamenti radicali, l’essere l’opposto di quel bambino il cui padre lavorava in un allevamento di bestiame ed è diventato vegetariano prima e vegano poi, di quel ragazzo che ha iniziato a lavorare in banca e che ha lasciato per fare giornalismo musicale… io sono sempre lo stesso.

Ho incontrato tante persone, profonde, famose, emergenti, ha fatto migliaia di interviste, migliaia di programmi televisivi, dirette… ma sono sempre quello del video che ho scelto oggi. Me l’ha fatto ricordare Marco Lodola quando è riuscito a portare i suoi Beatles Luminosi sulle strisce pedonali di Abbey Road a Londra. Mi ha detto che mi aveva avvisato solo a fatto compiuto perché aveva paura combinassi il casino che avevo fatto quando io mi ero seduto su quelle strisce per una presentazione di “Bandiera Gialla”. Ma era il 1984, quindi Lodola ha sancito che io sono ancora quel folle. Ne sa qualcosa Gino Paoli, e lo abbiamo ricordato un paio di settimane fa quando sono andato a trovarlo a casa sua a Genova. In occasione di un suo compleanno, l’ho portato sulla via Emilia a Bologna chiedendogli di sedersi sulle strisce pedonali. E lui l’ha fatto!!!! Poi io sono arrivato con una torta, ha spento le candeline e l’abbiamo mangiata con la gente che arrivava, chi portando vino, chi complimentandosi con lui. Mentre le macchine passavano e si fermavano incuriosite.

L’ho ribadito di recente durante il collegamento con Little Steven quando gli ho mostrato il video dove lui dice che sono pazzo perché lo porto in mezzo al traffico con una enorme radio sulle spalle da cui usciva l’ultimo suo brano “Revolution”. Rivoluzione. La vera rivoluzione ce l’hai dentro e se la lasci libera non sparirà mai. E se sfrutti la sofferenza, l’emarginazione e la solitudine che hai vissuto da piccolo per toglierla agli altri, curerai quella che hai indelebile dentro di te.

Ma veniamo al video che ho scelto. Era il 1984 ed ero a Londra per alcune interviste. Dovevo fare una puntata di “Bandiera Gialla” sui Beatles e ho deciso di registrarla sulla strisce pedonali rese famose dalla copertina dell’album “Abbey Road” in cui i Beatles vi camminavano sopra. In questo video ho messo tutti i tre take che abbiamo girato. Non ricordo quale scelsi allora. Puoi vederlo in quella puntata di “Bandiera Gialla” che trovi, assieme a tutte le altre, ai “Be Bop a Lula”, “Roxy Bar”, “Help”, “Premiato Circo Volante del Barone Rosso”, “WE HAVE A DREAM” e a tutti gli speciali nel sito http://www.roxybar.tv. Da notare in questo video alcune cose:

mi tolgo anche una scarpa per raccontare come, essendo Paul McCartney scalzo nella famosa foto di copertina dell’album “Abbey Road”, in tanti hanno fantasticato sul fatto che fosse un sostituto in quanto il vero Paul sarebbe scomparso a causa di un incidente.

Ecco, io sono ancora quello di allora e rifarei il video nella stessa maniera. In pratica tanto sono cresciuto dentro, nel cuore, tanto non sono cresciuto fuori, nel cervello.

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