#Libertà per Zaki e Felicità per la sua scarcerazione: ti aspettiamo in Italia!

Un incubo senza fine di rinvii continui delle udienze ma finalmente è libero


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Felicità per la liberazione di Patrick George Zaki dopo 22 mesi di carcere. Patrick e il padre hanno ringraziato l’Italia. Questa è la prima cosa che ha detto il ricercatore dell’Università di Bologna presente in aula con la consueta divisa bianca dei carcerati egiziani e oggi stesso potrebbe avvenire il rilascio con l’obbligo di dimora in Egitto. Una gioia infinita vederlo finalmente abbracciare la sua famiglia all’uscita del carcere.

Anche se non è ancora assolto perché si dovrà attendere il prossimo processo fissato per il primo febbraio

“Libertà per Zaki”: così si è mobilitata l’Italia intera, a partire dalla città di Bologna dove Zaki studiava. E poi una larga fetta della comunità internazionale, di cittadini comuni si è impegnata con petizioni su change.org, manifestazioni, flash mob, sin dal primo giorno dell’arresto avvenuto all’aeroporto del Cairo il 7 febbraio 2020 mentre ritornava in patria per una breve vacanza con la famiglia. L’Europa monitora la situazione, la Farnesina si mobilita, i genitori di Giulio Regeni chiedono “che si tuteli la sua incolumità”.

E oggi finalmente la tanto attesa buona notizia giunta al termine dell’udienza svoltasi a Mansoura due mesi e mezzo dopo l’ultima. I giudici ordinano la scarcerazione di Patrick ma il tribunale non lo assolve dagli addebiti che gli sono contestatI: istigazione alla violenza, alle proteste, al terrorismo, gestione di un account social che punta a minare la sicurezza pubblica.

All’inizio di gennaio del 2021 Zaki diventa cittadino onorario di Bologna e mentre in Egitto continua lo stillicidio nei suoi confronti di rimandare ogni 45 giorni le udienze, al Senato italiano viene approvato l’ordine del giorno per conferirgli la cittadinanza italiana. Una decisione che arriva in modo bipartisan con 208 voti a favore, nessun contrario e l’astensione di Fratelli d’Italia. In aula anche la senatrice a vita Liliana Segre per partecipare alla discussione sul riconoscimento della cittadinanza italiana a Patrick Zaki. 

Nella mobilitazione internazionale arriva un video dell’attrice di Hollywood Scarlett Johansson che chiede Libertà per Zaki. “Riteniamo che Patrick George Zaki sia un prigioniero di coscienza – ha più volte ribadito Amnesty International – detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media”.

Nel frattempo le condizioni psicofisiche dello studente che soffre d’asma destano preoccupazioni ma l’accanimento manifestato dalla Corte d’assise del Cairo non molla. 

Un incubo senza fine di rinvii continui delle udienze ma oggi finalmente arriva l’annuncio della sua scarcerazione.

Ti aspettiamo in Italia Patrick!