Uno dei temi caldi del momento si riferisce senza ombra di dubbio al rischio blackout energetico in Europa, con potenziali problemi che si potrebbero verificare a fine 2021, o più verosimilmente nel 2022. Uno spauracchio che, alcuni mesi, meritiva un ridimensionamento, secondo quanto vi ho riportato a suo tempo. Tuttavia, la situazione è cambiata rapidamente e le parole di Giorgetti rappresentano quantomeno un alert. Non un allarme catastrofico, ma uno spunto di riflessione affinché possa essere evitato il peggio.
Cosa sappiamo sul blackout energetico in Europa tra 2021 e 2022
Nel dettaglio, bisogna fare il punto della situazione in merito alle informazioni attualmente disponibili sul potenziale blackout energetico in Europa tra 2021 e 2022. Come accennato, ad alimentare preoccupazioni in merito è stato il leghista Giancarlo Giorgetti. Il titolare dello Sviluppo Economico, infatti, ritiene che in questo particolare momento storico un blackout come quello descritto ad inizio articolo non sia da escludere a livello europeo. Considerando quantomeno l’attuale assetto dell’approvvigionamento energetico.
Le sue parole sono andate in questa direzione dal palco dell’assemblea nazionale di Confartigianato e, in buona sostanza, fanno il paio con le raccomandazioni che abbiamo osservato in Austria e Spagna. Parliamo di Paesi in cui ai cittadini è stato consigliato senza troppi giri di parole di tenere in casa torce elettriche, ma anche di fare scorta di bombole del gas, fornellini da campeggio e batterie. A detta del ministro, dunque, sarebbe arrivato il momento in cui debba essere stabilito un piano per evitare la possibilità che abbiamo descritto.
Ricapitolando, un blackout energetico in Europa tra 2021 e 2022 è tutt’altro che scontato, ma è chiaro che occorra intervenire affinché si possano evitare misure estreme e destinate a cambiare le nostre vite. Vi faremo sapere appena ci saranno ulteriori informazioni in merito, sperando che si possano evitare scenari estremi in Italia.