ENZO GRAGNANIELLO è Napoli, i Quartieri Spagnoli, ma anche una sorta di sciamano che vive fuori da regole che manco sa esistano.
Per me ogni scusa per averlo nei miei programmi è ottima, quindi perché non sfruttare la pubblicazione del suo nuovo album “Rint’ ‘o posto sbagliato” per invitarlo dal vivo al Premiato Circo Volante del Barone Rosso? Enzo è venuto con Piero Gallo, un vero maestro della mandolina e non solo.
Enzo è fantastico per la musica che compone, per come la suona e canta, ma è altrettanto strepitoso nei colloqui, per le verità che dice, pur essendone inconsapevole.
Fu il primo a parlarmi di alieni, a parlarmi di mondi paralleli, dell’inesprimibile, di atomi. D’altra parte nel mio programma finalmente può parlare, mentre quando va in televisione non ha spazio per comunicare. E ha fatto una riflessione che ho scelto di mettere nella sigla del programma:
“(La televisione) Mi dà la sensazione che il nulla viene trattato come se esistesse veramente”.
Basta questa frase strepitosa per fare l’intero programma. Ma ne ha dette tante altre. Poi le canzoni, nell’ordine:
Scrivi una canzone per mia madre
L’erba cattiva
‘O razzism’
Quan’ammore (scritta negli anni ’80 ma solo adesso registrata)
Ho quindi chiesto a Piero Gallo di esibirsi da solo con la sua mandolina.
Ho preteso che Gragnaniello facesse quel capolavoro che ha scritto per Murolo e Mia Martini: “Cu’mme”.
Enzo ha quindi scelto di cantare “Vasame” prima di concludere con un classico che Gino Paoli da sempre vorrebbe registrare con lui: “Indifferentemente”
Potrei fare un articolo lunghissimo su questa partecipazione di Enzo al Premiato Circo Volante del Barone Rosso, ma dovrei riportare tutte le cose che ha detto e raccontato, anche di Pino Daniele. Preferisco che tu ti prenda il tempo per goderti la registrazione che ho lasciato integrale.