Daniela Martani: non ho preso a ‘pignate’ la Lucarelli, racconta menzogne ma ne pagherà le conseguenze perché la denuncio

L’incontro è avvenuto durante la manifestazione di protesta a Roma, la Martani fa per sedare gli animi ma finisce accusata di ‘aggressione con pigna’ ai danni della testa di Selvaggia Lucarelli


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Sabato 20 Novembre, Roma, Circo Massimo. Durante l’ennesima protesta contro le restrizioni e tessere verdi del governo, qualche animo pare agitarsi, nello specifico quello di un signore indispettito dalle domande, dal fare indagatorio e anche dall’apparenza di due anonimi figuri coperti fino ai capelli. 

Trattasi di un’imbucata e camuffata Lucarelli e di un suo collaboratore confusi tra la gente a fare interviste in modalità anonima, sono evidentemente là per studiare quella strana specie di rivoltosi che stranamente si ostinano a denunciare la minaccia e ormai la perdita della loro libertà e dei loro diritti naturali.


> Allora Daniela, com’è andata?

Molto semplice, è pomeriggio e vado alla manifestazione con il mio cane, non ci sono ancora tutte quelle persone che poi si sono viste nei vari video in rete della sera. Ci sono famiglie, bambini che giocano e gente che porta a spasso i cani, insomma una situazione tranquillissima.

Il mio cane ama giocare con qualcosa che rotola e stavolta avevo con me una pigna, gliela tiro e lui ci gioca come tutti i cani.

> E quindi abbiamo spiegato la presenza dell’arma, ovvero della pigna, poi?

Poi da lontano sento che parlano ad alta voce, un signore si rivolge a due personaggi completamente coperti, mascherina, occhiali da sole, che non potevi capire assolutamente chi fossero. La prima cosa che ho pensato è che non si trattava di persone allineate allo spirito della protesta. Si piazzavano davanti alla gente mettendogli quel telefonino in faccia e facendo domande anche un po’ provocatorie, è chiaro che le persone si stizzivano.

Poi solitamente a una protesta così non è usuale vedere tipi così coperti e bendati, si capiva che c’era qualcosa di strano in quei due.

> Nel video vediamo un signore che alza la voce..

Si, questo signore che si vede nel video era particolarmente risentito e quando ho visto questa cosa mi sono avvicinata e ho cercato di tranquillizzarlo. Mi sono messa in mezzo ho allargato le braccia e con la mano sinistra, che si vede nel video, faccio per calmarlo mentre con la mia mano destra, quella con la pigna, sbatto contro il telefonino della Lucarelli che stava riprendendo, e si sente il colpo nel microfono del suo telefonino.

Tutto qua, poi li ho lasciati e me ne sono andata via a cercare il mio cane.

Il giorno dopo mi sono ritrovata su tutti i giornali come quella che ha aggredito la Lucarelli dandole una pigna in testa, credimi sono cascata dalle nuvole.

Per fortuna c’è quel video in cui si vede come vanno le cose. Ripeto che era impossibile capire chi fossero quelle due persone coperte totalmente in volto. Io stessa l’ho scoperto il giorno dopo che sotto quelle mascherine e occhiali c’era la Lucarelli e un suo collaboratore.

Mi sono avvicinata perché non volevo che si riprendessero momenti non pacifici, sai benissimo che poi basta poco a strumentalizzarli per contaminare il senso di queste manifestazioni. A lui gli dicevo di smetterla perché poi avrebbero usato quella sua reazione contro di lui e contro la gente pacifica presente, e a lei con l’altra mano cercavo di allontanarla e di spostarla ma senza nessun lancio di pigne o aggressioni.


E poi scopro che lei ha utilizzato questa cosa per dire che io le ho dato una pigna in testa! Ma è una cosa vergognosa proprio… Inoltre c’erano altri giornalisti presenti e nessuno è stato attaccato e la situazione era serena, non si capisce perché poi debbano capitare sempre a lei queste cose. 

La Lucarelli racconta menzogne per apparire vittima di uno scenario che non esiste, ma spero ne paghi le conseguenze perché ora la denuncio sia per calunnia che per diffamazione. La cosa grave è che una persona della potenza mediatica come la sua, possa dire qualsiasi cosa senza che nessuno ne metta in dubbio le parole. Il Corriere ad esempio ha intervistato lei e pubblicato solo quello che ha dichiarato lei senza neanche sognarsi di sentire anche me.