GEA è una pluristrumentista che, chiamandosi Gaia, ha scelto come nome d’arte Gea, che significa sempre Madre Terra.
Da piccola, nella sua Bari, è rimasta affascinata dai timpanisti che suonavano nella festa di San Nicola. Da lì si è innamorata del ritmo e oggi suona prevalentemente la batteria e canta. Ma anche la chitarra. Ama musica medioevale, celtica e canta in francese, inglese e italiano. Ha solo 21 anni. Nata in un mondo di artisti, di letteratura e immagini, con la madre illustratrice, ha avuto input molto colorati e la musica non è l’unico strumento che usa per esprimersi, perché disegna, dipinge. È una cantautrice che attinge da vari generi la sua ispirazione, dai Red Hot al soul. Scrive d’amore, di magia. Gea si sente come una favola dei fratelli Grimm: non sai mai quello che può accadere. Lo vivi e basta.
Dal vivo ha eseguito “Resta”, alla chitarra. Poi alla batteria ha fatto un pezzo di Chet Faker, “No Diggity”. Gea ha anche partecipato a un programma dove avrebbe dovuto fare “29 settembre”, ma non è riuscita a farlo perché… Così le ho chiesto di farla a cappella. Subito dopo ha cantato un suo brano in italiano e francese: “Cappello rosso”. Questa ragazzina ha grandi possibilità e un talento che deve continuare a coltivare.
Ecco una sua breve e sintetica bio:
GEA
Creatività, Arte, Sensibilità ed Eleganza questi sono solo alcuni dei tanti aggettivi che possono rappresentare questo nuovo meraviglioso talento musicale: GEA . GEA che nella religione e nella mitologia greca è la Dea primordiale, la potenza divina della Terra, rappresenta una sorta di similitudine con questa giovane artista capace di arrivare attraverso la sua musica e le sue parole con più naturalezza possibile, nel più profondo di ognuno di noi creando una straordinaria connessione emotiva. L’artista racchiude dentro di sè tutti quegli elementi di una visione che va “oltre”, capace di stupire con le sue sonorità musicali e di ammaliare con le sue parole pronunciate nelle tre diverse lingue conosciute (italiano, francese ed inglese).
Una cantautrice “nuova” in un panorama artistico molto confuso ed ordinario.