Spalletti-Insigne: questione di spogliatoio o muscolare? Scoppia il caso ed il mister si arrabbia

Le dichiarazioni contraddittorie di Spalletti fanno diventare un caso l'assenza di capitan Insigne dalla vittoriosa sfida contro la Salernitana

Spalletti ed il caso Insigne

da sx Lorenzo Insigne e Luciano Spalletti


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“Me ne torno in campagna”. Questa la minaccia di Spalletti a fronte del pressing mediatico sul caso Insigne. La definizione può sembrare esagerata ma l’assenza di Insigne dalla sfida di Salerno è diventata un caso proprio a causa della dichiarazioni di Spalletti. Alla vigilia del match, Spalletti – già privo di Osimhen alle prese con problemi muscolari – aveva annunciato l’esclusione di Insigne per “questioni interne allo spogliatoio”. Dopo la partita lo stesso Spalletti ha modificato la causale con un “affaticamento muscolare” (leggi di più)

La materia per far montare il caso c’è tutta e Spalletti deve essersene reso conto durante il valzer delle interviste nel post gara. Tra le questioni interne allo spogliatoio e l’affaticamento muscolare passa una bella differenza. Nel primo caso l’osservatore esterno è portato ad immaginare qualche tensione nel rapporto tra Insigne – Spalletti o tra Insigne ed il resto della squadra. Nel secondo caso il medesimo osservatore esterno prende atto e chiude il dossier plaudendo alla prudenza del tecnico che ha preservato l’atleta da ogni rischio.

Spalletti, dopo l’ennesima domanda su Insigne, è sbottato ed ha minacciato di far ritorno in campagna, stufo di allusioni ed interpretazioni fantasiose. La vicenda continuerà a tenere banco anche nelle prossime ore, almeno fino a quando non si arriverà alla vigilia del decisivo match di Europa League contro il Legia Varsavia che per fortuna del Napoli, di Insigne e di Spalletti è in programma a metà settimana.

Di tutto ha bisogno il Napoli, capolista con merito della Serie A, tranne che di polemiche nate da due dichiarazioni palesemente contraddittorie. Spalletti è un timoniere esperto. Sa benissimo quanto delicata e determinante sia la gestione mediatica per il destino di una stagione. Basta una frase sbagliata per compromettere equilibri delicatissimi e rischiare di metter a rischio prestazioni e risultati.

I club di vertice, come quello del presidente Aurelio De Laurentiis, conoscono bene questi meccanismi. Ogni sospiro di protagonisti del calibro di Spalletti ed Insigne può diventare un caso in ragione della notorietà degli interessati e della posta in palio. Passeranno le ore, la polemica si spegnerà ma il campanello d’allarme è suonato. Spalletti lo sa bene: non si ritirerà di certo in campagna, novello Cincinnato, ma peserà ancora di più le virgole di ogni sua dichiarazione. Lo Scudetto si vince anche in questo modo.