Alessandro Borghi ricorda Stefano Cucchi a dodici anni dalla morte

Alessandro Borghi ricorda Stefano Cucchi dopo anni di battaglie e di ingiustizie


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Sono in tanti oggi a ricordare Stefano Cucchi e anche Alessandro Borghi non ha potuto farne a meno. Proprio l’attore che gli ha prestato volto, fisico e voce nel toccante Sulla Mia Pelle di Netflix, ha voluto usare Instagram per ricordare il giovane morto ormai dodici anni fa. Naturalmente Borghi con un solo gesto non ha voluto ricordare solo Cucchi ma anche quella che è la sua storia e la battaglia che la sorella Ilaria ha combattuto in questi anni per ottenere giustizia e per evitare che la sua storia possa ripetersi.

Era il 15 ottobre 2009 quando Stefano Cucchi, romano di 31 anni, fermato dai Carabinieri dopo essere stato visto cedere delle bustine in cambio di una banconota. Quella sera fu portato in Caserma e durante la perquisizione fu trovato in possesso di alcune sostanze stupefacenti e un medicinale per curare l’epilessia. Per lui fu decisa la custodia cautelare. Il ragazzo entrò in Caserma senza lesioni ma quando fu ascoltato al processo le sue condizioni apparivano già precarie tant’è che il giorno dopo, di notte, fu condotto al pronto soccorso. Il referto parlava di lesioni ed ecchimosi varie, di mandibola e vertebra fratturata tant’è che gli fu consigliato il ricovero ma senza successo.

Da lì a poco le sue condizioni sono via via precipitate fino a quando, proprio il 22 ottobre, morì all’alba e solo allora i suoi genitori hanno avuto notizie relative al proprio figlio e alle sue condizioni.

https://www.instagram.com/stories/alessandro.borghi/2689950574192895454/?hl=it

Al momento della morte Stefano Cucchi pesava solo 37 chili. Dopo la morte di Stefano Cucchi il personale carcerario negò di avere esercitato violenza sul giovane ma la sua storia è finita sui giornali e, soprattutto, nelle aule di Tribunale fino a quando la sorella Ilaria non ha ottenuto la verità e la causa delle lesioni che lo hanno ucciso: i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Roma hanno scritto che il giovane fu colpito “con reiterate azioni ingiustificate e sproporzionate”.