Sullo sciopero del 15 ottobre contro il Green Pass si pronuncia il Ministero dell’Istruzione

Come si è posto il Ministero dopo i dubbi della Commissione di Garanzia

sciopero del 15 ottobre contro il Green Pass

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Si torna a parlare dello sciopero del 15 ottobre contro il Green Pass, con l’avvicinarsi della data di venerdì prossimo nella quale è stata prevista la mobilitazione. Dopo aver approfondito le motivazioni dietro all’iniziativa in un primo approfondimento, c’è da dire che questa ha ricevuto una prima bocciatura da parte della Commissione di Garanzia e ora una nota del Ministero dell’Istruzione fa seguito alla proclamazione dell’appuntamento con il dissenso verso la certificazione verde con una nota ufficiale.

Lo sciopero e i dubbi

Da venerdì prossimo scatterà l’obbligo di eseguire il certificato verde per tutti i lavoratori pubblici e privati che vorranno continuare a svolgere la loro attività. Proprio lo sciopero del 15 ottobre contro il Green Pass dunque è stato indetto dalla FISI ossia dalla Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali con lo scopo di protestare ad oltranza contro la decisione del Governo (fino alla mezzanotte del 20 ottobre, dunque per 5 giorni).

La Commissione di Garanzia ha difatti bocciato la mobilitazione nei giorni scorsi, principalmente per una motivazione: quest’ultima è troppo vicina allo sciopero già avvenuto nella giornata di ieri, lunedì 11 ottobre. Tanto più, la natura generale dell’iniziativa che investe un numero cospicuo di settori di interessi pubblico metterebbero in pericolo l’esercizio di attività essenziali per i cittadini.

La nota del Ministero dell’Istruzione

Il Ministero dell’Istruzioni fa suoi tutti i dubbi della Commissione di Garanzia nei confronti dello sciopero contro il Green Pass. Nonostante tutto, vista la mobilitazione comunque annunciata dalla FISI, non si è potuto fare altro che dare comunicazione sul sito della mobilitazione e massima diffusione della nota ufficiale a tutti gli istituti scolastici sul territorio nazionale. Dovranno essere le singole scuole e dunque i dirigenti a sincerarsi dell’adesione all’iniziativa del loro personale docente e non docente e valutare i relativi impatti sull’attività formativa. La speranza, neanche tanto velata, è che l’appuntamento al via fra 3 giorni non trovi molti proseliti.