Da Grande non è una rivoluzione copernicana ma Alessandro Cattelan sì (solo per la Rai)

Da Grande risulta una versione XXL di EPCC e conquista il pubblico di Alessandro Cattelan, farà lo stesso con quello di Rai1?


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L’operazione ritorno alla “gioventù” per la Rai ha preso il via proprio ieri sera con la messa in onda di Da Grande. Dopo mesi di annunci e di paure, almeno per tutti quelli che sostengono Alessandro Cattelan e hanno trovato azzardato il suo passaggio in Rai, è arrivato il momento di seguire la prima delle due puntate del nuovo show. Il padrone di casa lancia subito la sua linea del tempo mostrandosi bambino e anziano ma rivelando anche di sentirsi a metà di questo percorso, in quello che definisce il posto più “lontano” dal dire la verità, questo basterà a rompere con il passato?

La risposta è sì. Da Grande non è una vera e propria rivoluzione copernicana almeno per chi conosce già Alessandro Cattelan e anche i suoi programmi (vedi EPCC) ma per il pubblico Rai sicuramente quella in onda ieri sera è stata una novità. Il conduttore prova a rimanere nella sua zona comfort navigando tra gli anni ’80 e ’90 tirando fuori le citazioni che sicuramente solo un pubblico ‘più giovane’ può captare lasciando un po’ fuori la fascia di età un po’ più navigata, definiamola così, che di solito fruisce di Rai1.

Il linguaggio è fresco, Alessandro Cattelan si muove bene sul palco, lui canta, balla e riesce a svecchiare anche i tre tenori de Il Volo che hanno aperto la puntata insieme a lui cavalcando la storia delle boyband. Non poteva mancare un omaggio a Raffaella Carrà (con una superba Elodie) e nemmeno un intervento dell’amico Marco Mengoni per la gioia del pubblico. Ciliegina sulla torta la presenza di Luca Argentero, ormai un volto noto del prime time della rete ammiraglia grazie alla sua Doc Nelle tue Mani.

Il resto? Tutto già noto. Alessandro Cattelan è lui in quanto format e lo porta tutto anche su Rai1 dove rimane a bocca aperta solo chi in questi anni non lo ha seguito su Sky. Gli altri continueranno ad amarlo per la sua bravura e il suo essere eclettico ma sicuramente tre ore di EPCC in formato XXL sono un po’ troppe anche per i giovani che lo amano alla follia, il resto lo hanno fatto gli ascolti con un terzo posto (dietro la Pallavolo e Scherzi a Parte) e 2.3 milioni di spettatori con il 12.70% di share.