E’ costato caro al falconiere Juan Bernabè il saluto fascista scambiato con i tifosi della Lazio. La società del Presidente Claudio Lotito ha deciso di licenziare in tronco il falconiere che si prende cura dell’aquila Olimpia mascotte della formazione di mister Sarri.
Il drastico provvedimento è stato assunto dopo la bufera scatenata dalla divulgazione di video ed immagini inequivocabili (leggi di più). Bernabè, in preda all’euforia per la vittoria nel derby contro la Roma, ha condiviso con un gruppo di tifosi laziali della tribuna Monte Mario il saluto romano ed al Duce.
Immagini choc diventate ancora più roventi nella città di Roma in preda alle pulsioni post derby e post elettorali. Una miscela esplosiva nella quale il gesto sconsiderato di Bernabè non poteva passare inosservato, nè restare impunito. Un gesto volgare ma non nuovo per la tifoseria laziale della quale sono note e documentate le simpatie fasciste. Qualche anno orsono Paolo Di Canio salutò fascistamente la curva laziale in piena tranche agonistica da derby della Capitale.
La Lazio si è dissociata dal gesto di Bernabè precisando di aver interrotto ogni collaborazione con la società esterna che organizza il volo beneaugurante di Olimpia prima dei match della Lazio. Bernabè balbetta una difesa scusandosi per l’accaduto ma per lui ormai è calata la ghigliottina. E’ incerto adesso il destino di Olimpia che vede pericolosamente avvicinarsi lo spiedo e le braci. Anche l’aquila è un’icona fascista e non è stata ancora del tutto chiarito se l’ala spiegata non possa esser equiparata al saluto al duce.
L’italia è quel meraviglioso paese in cui, se si commette un omicidio, si danno 1000 escamotages all’assassino, tra cui “era incapace di intendere e di volere”, “aveva problemi psicologici ” ecc… Se invece si commette un gesto, seppur involontario o che comunque non toglie la vita a nessuno, si scatena l’inferno. Ora, esistono davvero parole o atti che, pur non uccidendo, possono offendere gravemente la sensibilità altrui e questi sono condannabili per un fattore etico-morale ma, personalmente, credo che non sia questo il caso. Un gesto fascista, tra l’altro ripreso da un video, non può e non deve assumere un’importanza maggiore di quanto effettivamente ha.