Catena sulle terapie UE da ottobre al posto dei vaccini: audio senza senso

Non ha alcune logica il messaggio virale che sta girando in Italia da alcune ore a questa parte

terapie UE da ottobre

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Sta prendendo piede una catena Facebook e WhatsApp davvero senza senso in queste, a proposito di un audio che conterrebbe l’anticipazione sull’arrivo di terapie UE da ottobre in grado di sostituire gli attuali vaccini contro il Covid. Dopo la disinformazione che è stata fatta ieri a proposito di un concetto tenutosi in Olanda nelle scorse settimana, secondo quanto ho avuto modo di riportarvi con un articolo specifico, oggi 24 luglio credo sia utile concentrarsi sull’ennesimo messaggio virale a tema Covid che alimenta complottismo inutilmente.

Analisi sull’audio in cui si parla di terapie UE da ottobre al posto dei vaccini

Perché non ha alcun senso il presunto messaggio audio, arrivato a detta della fonte da un Segretario di partito nazionale? Fondamentalmente, il contenuto in questione ha una chiara matrice complottista, evidenziando che l’arrivo ormai prossimo delle terapie UE da ottobre segnerebbe a conti fatti la fine dei vaccini. Diverse informazioni sbagliate, come riportato da Bufale, nella catena che trovate qui di seguito:

E con questo il giocattolo finirà. Ho appena sentito un audio di un segretario nazionale di partito pronto a girarvi in messanger che gira in rete, il quale afferma che autorizzando le cure cadono i v@@x e dal momento che le forniture di milioni di dosi dei sieri scadono proprio in quel mese il “governo” fa l’ultimo sprint con il Green pass. Tenete duro!“.

In realtà la loro scadenza, fissata a fine ottobre come emerge dai documenti consegnati ai vaccinati subito dopo la somministrazione, ha altro significato. Si tratta del termine relativo alla somministrazione dei singoli lotti, con la suddetta data che finirà per slittare più in là nel tempo a proposito delle prossime forniture in arrivo in Italia. Ci sono delle terapie UE da ottobre potenzialmente disponibili per tutti, ma risultano ancora non approvate e soprattutto non andranno a sostituire la prevenzione della malattia grave assicurata nella quasi totalità dei casi dai vaccini Covid.