Tocca ancora al Huawei P Smart 2019 aggiornarsi, cosa riceve a maggio

Un nuovo aggiornamento per lo smartphone ancora molto diffuso in Italia e non solo

Huawei P Smart 2019

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Il Huawei P Smart 2019 è ancora molto diffuso in Italia: lo smartphone dalle discrete specifiche, dal buon rapporto qualità/prezzo e ancora dal raffinato design sta ricevendo un nuovo aggiornamento software: il tutto, nonostante la sua età avanzata, almeno considerando il tradizionale ciclo di vita dei telefoni. Si tratta naturalmente di una semplice patch di sicurezza ma da non sottovalutare di certo per il superamento di determinate vulnerabilità che potrebbero ancora mettere in pericolo il telefono nel suo utilizzo quotidiano.

L’aggiornamento nuovo di zecca per il Huawei P Smart 2019 parte naturalmente dalla Cina come testimoniano alcune fonti ma il conseguente rilascio nel resto del mondo è alquanto scontato. Lo smartphone resta al palo dell’interfaccia proprietaria EMUI 10 naturalmente ma la rinnovata versione è quella siglata come la 10.0.0.297 da 10.0.0.296. Il pacchetto in se ha un peso abbastanza ridotto ossia non più di 110 MB.

Cosa risolve il nuovo aggiornamento pensato per il Huawei P Smart 2019 dagli sviluppatori? Siamo al cospetto della patch di sicurezza Android rilasciata a marzo 2021. In molti avrebbero di certo preferito un firmware più recente come quello di aprile in distribuzione su diversi device Huawei. Tuttavia non va sottovalutato neanche questo passo in avanti visto che risolve 2 vulnerabilità di livello critico, 13 di livello alto e infine bene 132 di gravità media.

In molti da tempo non avranno più aggiornato il loro Huawei P Smart 2019: meglio dunque rammentare i due principali canali di update. Il primo e più immediato passa per le Impostazioni del telefono, dunque la scheda Sistema e aggiornamenti. Andrà eseguito un controllo dei firmware a disposizione e poi procedere al relativo download e installazione. La stessa operazione può essere eseguita attraverso l’app Supporto e dunque la scheda Servizio. Anche in questo secondo caso bisognerà controllare la presenza di un pacchetto software al quale adeguarsi e poi procedere con i dovuti passaggi.