Marco Giallini come Rocco Schiavone: “Parlo con mia moglie morta…”

Come Rocco Schiavone, anche Marco Giallini ha perso sua moglie: una ferita ancora aperta, come ha affermato in una toccante intervista

Marco Giallini

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Quando la realtà supera la fantasia: è il caso di Marco Giallini, l’attore romano che presta il volto a Rocco Schiavone nella nota serie di Rai2. Un personaggio che gli calza a pennello, e con cui condivide un triste evento: entrambi hanno perso la moglie.

Per Giallini è una ferita aperta, nonostante siano passati dieci anni dalla sua scomparsa. L’attore ne ha parlato in una toccante intervista con Il Corriere della Sera: “Sto in lockdown da quando è morta Loredana.”

La carriera di attore è arrivata tardi, a 35 anni, ma il successo solo a 49 anni, quando ha vinto ai Nastri D’Argento per Acab e la nomination ai David di Donatello per Posti in piedi in Paradiso. “Prima, quando c’era Loredana, avevo fatto 35 tra film e serie, però ero secondo, terzo attore: se sei primo, i progetti li fanno su di te. Lei ha visto solo l’inizio“, ha dichiarato a Il Corriere.

Il mestiere d’attore è arrivato successivamente e “per dare una possibilità in più ai figli. Dovevo tirarli su come ci eravamo promessi.” Un dolore che non passa mai, e, come il suo Schiavone “ci parlo ancora [con la moglie, ndr]. Quando sto solo e qualcosa non va. Dico: Eh amore mio…”

Alla domanda se si è innamorato di nuovo, Giallini ha risposto: “Ma di chi? Ma perché? Innamorato ero di mia moglie. Per 27 anni, non ci siamo mai lasciati e non abbiamo mai litigato. Lei era la donna mia e io il suo uomo. Nel mondo, quante ce ne possono stare di persone per te? Una”.

Recitare nei panni di Schiavone è stato un lavoro per nulla facile, poiché è il personaggio che più si avvicina alla sua personalità. “La gente crede che più somigli e più è semplice, ma è il contrario: i migliori elogi li ho presi facendo il borghese”, ha continuato al Corriere. “Mi sono piaciuto, in Io sono tempesta, quando al centro poveri dico a Elio Germano “se vuoi otto euro fatteli dare dal mio autista, c’è una Maserati qui fuori”. E lui : di che colore? E io lo guardo come a dire: ma quante Maserati vuoi che ci stanno fuori al centro poveri?”.