E’ durata meno di 48 ore la secessione della SuperLeague . Le defezioni tra i congiurati della SuperLeague aumentano di ora in ora con abbandoni ufficiali, ripensamenti e tentennamenti. La UEFA ha già aperto le braccia pronta a riaccogliere nel suo seno i figliuoli prodighi della SuperLeague. Per il momento non ci saranno squalifiche e flagellazioni sulla pubblica piazza. Si torna, dopo la bufera SuperLeague, ad una apparente normalità.
Normalità apparente ché, morta la SuperLeague, anche la UEFA ed il Calco stanno malissimo, sono agonizzanti praticamente moribondi come ben evidenzia un’interessante intervista del presidente Andrea Agnelli (leggi di più). Uno degli aspetti più inquietanti è il crollo d’interesse per il calcio tra gli under 25: solo la metà si appassiona al calcio che lascia indifferenti tutti gli altri.
I figli del nuovo millennio amano i grandi eventi e sono sempre più distanti da passioni campanilistiche ed identità territoriali. In questa prospettiva i campionati extra large sono molto più noiosi rispetto a competizioni che si focalizzano in un arco temporale ristretto e con partite tutte decisive.
La sortita SuperLeague è solo il primo capitolo di una guerra lunghissima per la riforma dell’organizzazione calcistica che non può prescindere dalle gravi responsabilità della UEFA che non ha mai realmente applicato le norme sul fair play finanziario contribuendo al tracollo economico del sistema e dei club rivoltosi. In questa incredibile vicenda i buoni ed i cattivi non sono certo da una sola parte.
Il modello delle leghe sportive americane è lontano anni luce dal modello UEFA e dalle stesse intenzioni della SuperLeague. Negli USA NBA ed NFL sono al vertice di una piramide organizzativa che cura ogni dettaglio: individuazione dei talenti, formazione e reclutamento degli atleti tramite college ed università , draft che consente all’ultimo classificato di scegliere l’atleta più promettentem salary cap rispettato rigorosamente, ripartizione delle entrare per mettere tutti i club in condizione di vincere. Nella logica dello sport USA c’è un concetto semplice: è la Lega che deve esser forte non la singola franchigia ( non club). Perchè più forte è la Lega più qualità di gioco, interesse pubblico e ricavi riuscirà a produrre.
Paragonare dunque la NBA o la NFL alla SuperLeague è un errore marchiano. Il progetto è fallito prima di nascere. Ha permesso però qualche speculazione finanziaria che aumenta le perplessità dei tifosi. Adesso che è “scoppiata la pace” con rallegramento unanime dei politici e dei tifosi che avevano bocciato il profetto SuperLeague è tempo di avviare la reale riforma dell’organizzazione calcistica europea. Tanti i dossier aperti: sistema oscuro di reclutamento e formazione dei giovani atleti; campionati nazionali noiosi; sovrapposizione degli impegni club-nazionale per partite di basso interesse; pochi eventi topici proposti durante la stagione; assoluta deregulation economica e finanziaria
Il calcio è morto come sport oggi solo un bluff e un business …troppo denaro troppo marketing i diritti tv piaga economica e sociale…Super Lega è stata la fine del calcio giocato…Agnelli non ha un minimo della eleganza stile dell’ Avvocato Agnelli che conobbi negli anni d’ oro del calcio italiano.
Da ex calciatore professionista ed ex Dirigente tecnico e sportivo sono disgustato.
Il calcio deve essere di tutti…non di pochi eletti.
Se ci fosse una vera ed equa giustizia sportiva Milan Inter e Juve dovrebbero essere sanzionate e non fare la Champions.
Ma nn accadrà il calcio è purtroppo anche politica
..così il calcio muore come Sport e come Valori.
W il calcio pulito e i valori di lealtà e competizione sportiva.
Chi Ama non dimentica…citando il più grande di tutti
El Diez El Pibe de oro.
Forza Napoli Sempre
Cordiali saluti Presidente NapoliArt
Abogado 🇪🇸 Christian Russo ©️®️👑🇪🇦🇨🇵🇮🇹👑👑👑👑El Principe de Napoles
Ex attaccante ed ex Dirigente Calcio Napoli.
Il calcio dovrebbe fare un passo indietro: tutti noi eravamo appassionati alle partite giocate contemporaneamente la domenica alle 3 ed ascoltate per radio! Poi gli sponsor, poi le televisioni, poi i campionati palesemente taroccati hanno rovinato tutto! Se pensano che le persone siano stupide ed amino essere prese in giro si sbagliano di grosso. Non bisogna creare altre leghe ed aumentare le partite da giocare, al contrario! Bisogna tornare al “calcio povero” ed equilibrato. A nessuno interessa più il gol spettacolare di Ronaldo invece a tutti piacerebbe vedere il sudore a fine gara su quella che rappresenta la propria maglia! I soldi e il business stanno distruggendo quello che è lo sport più bello del mondo!
Il troppo storpia più andiamo avanti più viene fuori l insostenibilita’ dell ‘ intero sistema.
La prima fu la Lazio che ha spalmato il suo debito in 20 anni…ricordate ? Non era sostenibile, senza pubblico, prezzi alti… l’intero sistema vacilla.
Quando qualcuno si prenderà la briga di fare una analisi seria dei bilanci societari ( ilsole24 lo ha fatto…) verrà fuori che si tratta di società fallite già. Nel piccolo della serie A …Juventus, Milan ed Inter sono decotte….da tempo…..dovrebbero essere radiate.
Gli under 25….lo capisco….. sono distanti hanno altri interessi…non aspettano il posticipo o la domenica pomeriggio…..
Tra qualche anno il tutto collassa…
Comunque e sempre Forza Napoli