Smartwatch Fitbit, si lavora alla misurazione pressione sanguigna

Ancora più preziosi per la salute gli smartwatch Fitbit, presto la misurazione della pressione sanguigna

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Chiunque al giorno d’oggi possiede uno smartwatch oppure un Fitbit, per tenere sempre sotto controllo il monitoraggio della propria salute o un personal trainer per le sedute di allenamento. La famosa società americana, con sede a San Francisco, ha rilasciato un rilevante aggiornamento per quanto riguarda il Fitbit Charge 4, su cui è stato inserito il supporto per il monitoraggio della saturazione dei livelli di ossigeno nel sangue e della temperatura sulla pelle. Il dispositivo è un modello del brand a stelle e strisce che risale a circa un anno fa: si tratta di un wearable abbastanza diffuso, versatile e molto richiesto dagli utenti per la presenza del GPS, della resistenza IP68, di una capiente batteria e del monitoraggio della propria salute 24 ore su 24.

L’azienda Fitbit, però, ha dei piani molto più interessanti per i suoi clienti: infatti, è in procinto di mandare in porto un importante studio in grado di individuare se i suoi dispositivi siano capaci di rilevare possibili variazioni della funzionalità del cuore, come nel caso dell’ipertensione, la popolare malattia che colpisce un uomo su quattro e una donna su cinque. Tale studio, che sarà condotto dal team di Fitbit Labs, durerà un mese e il principale obiettivo sarà quello di comprendere se gli smartwatch del brand americano siano capaci di misurare efficacemente la Pulse Arrival Time o PAT, ovvero la quantità di tempo utile al sangue per giungere al polso dopo un battito cardiaco, considerato il fatto che tale funzione potrebbe essere di rilevante importanza per misurare la pressione sanguigna e verificarla nel tempo.

Quello che ha in mente Fitbit è uno studio di elevata importanza, che sarà condotto in America ed in grado di dare adito alle persone di rilevare e monitorare in maniera costante la pressione sanguigna grazie al semplice utilizzo dell’indossabile, senza quindi l’obbligo di adoperare il classico misuratore. L’azienda, inoltre, è alla ricerca di volontari (con età minima di 20 anni e che siano in possesso di un Fitbit Sense) che possano dare il proprio supporto a tale studio. Insomma, non ci resta che attendere gli sviluppi nei prossimi mesi per capire meglio quali saranno gli esiti della ricerca.