Dopo le invettive di Elodie e Fedez contro la Lega colpevole di fare ostruzionismo in Senato, con Simone Pillon tra gli oppositori più agguerriti, arrivano i messaggi degli artisti per il ddl Zan. Si tratta di un disegno di legge che propone di punire ogni atto di violenza motivato da orientamento sessuale, identità di genere e disabilità. Il dibattito si è riacceso specialmente dopo il grave episodio di aggressione omofoba avvenuto a Roma nella stazione ferroviaria di Valle Aurelia.
I messaggi degli artisti per il ddl Zan
In queste ore arrivano i messaggi degli artisti per il ddl Zan. In prima linea troviamo Piero Pelù che cita il suo brano Fossi Foco dall’ultimo disco Pugili Fragili: “Cosa aspettiamo a diventare un Paese civile?”, si chiede il frontman dei Litfiba.
Più pungente Paola Turci che si scaglia direttamente contro Simone Pillon e le sue posizioni conservatrici: “In un Paese normale farebbe un altro mestiere”, scrive la cantante di Questione Di Sguardi.
Interviene anche Mahmood con un lungo messaggio pubblicato nelle stories di Instagram:
“È di fondamentale importanza approvare la legge Zan. Ho sempre pensato che episodi di discriminazione basati sul sesso, sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale debbano essere condannati. Mi è capitato più volte di assistere impotente a scene di questo tipo, soprattutto durante la mia adolescenza.
A volte, forse per paura o per debolezza, mi sono trovato inerme davanti a situazioni che per me erano e sono una violenza. Violenza che uccide la libertà di ciascuno di essere se stesso. Ora ho 28 anni e sento di avere, come tutti, la responsabilità di sostenere questo disegno di legge”.
“Di fondamentale importanza”, scrive Alessandro Mahmoud per ricordare quanto sia presente l’emergenza di intervenire con una legge che metta la parola fine alle violenze di natura omotransfobica e di genere.
Sul tema si è pronunciato anche Michele Bravi tra le pagine di FQ Magazine, a proposito delle priorità di cui ha fatto menzione Simone Pillon negli ultimi giorni. Non solo Pillon, ma tutte le forze di centro destra hanno bloccato il ddl Zan in Senato considerandolo “non prioritario”. Per questo arrivano i messaggi degli artisti per il ddl Zan: quella che per alcuni è una battaglia ideologica per i più è una battaglia sui diritti che non può essere sminuita né bloccata per pregiudizio in quanto ancora oggi insistono gli episodi di bullismo e violenza contro gli omosessuali, le donne e i disabili,