Inevitabile posticipare il nuovo digitale terrestre DVBT-2 al 2022?

Parecchi dubbi sul prossimo switch-off previsto per l'autunno di questo 2021

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C’è chi ritiene che sia davvero inevitabile posticipare lo switch-off al nuovo digitale terrestre DVBT-2 al 2022. Nonostante, a partire dal prossimo autunno, sia in programma il passaggio alla nuova modalità di trasmissione dei tutti i canali televisivi, i tempi non sarebbero per nulla maturi: questa è la specifica posizione di Maurizio Giunco della Confindustria Radio Tv. La sua proposta va nella direzione di una proroga necessaria per evitare specifici problemi di carattere tecnico.

Perché non siamo pronti al nuovo digitale terrestre?

Giunco parla di una proroga scontata fin da questo momento. Gli addetti ai lavori lo sanno da tempo come dovrebbe saperlo anche i responsabili del Mise. Non servirebbe a nulla neanche un posticipo a gennaio 2022 dello switch-off, anzi questo sarebbe del tutto dannoso pure se non effettuato contemporaneamente su gran parte del territorio nazionale. Il periodo transitorio per il passaggio in DVBT-2 HEVC creerebbe poi solo anomalie e per questo si dovrebbe procedere unitamente al momento cruciale non prima del di fine 2022.

Scendendo più nello specifico, le difficoltà risiedono nel parco dei televisori posseduti dagli italiani. La fase transitoria già accennata con l’utilizzo dell’MPEG-4 prevede il trasporto di 15 programmi in HD o di circa 40 in SD. Peccato che nella maggior parte delle case degli italiani non ci siano gli apparecchi adatti per recepire proprio il precedente formato.

Qualche numero che testimonia l’impreparazione tecnologica alla nuova tecnologia degli italiani: i televisori complessivi installati nella prima casa degli italiani sono pari a 43.300.000 di unità ma di questi solo il 30% e dunque circa 13.000.000 sono pronti per il T2. Difficile che la situazione cambi in pochi mesi e di qui la proposta di attendere il 2022 per il passaggio alla nuova tipologia di trasmissione. Chissà che l’appello non venga ascoltato e magari nelle prossime settimane potrebbero esserci importanti decisioni in merito alla questione.