Un anno dopo le donazioni di Fedez e Ferragni al San Raffaele è tempo di bilanci: lo sfogo su media e associazioni

Fedez celebra l'anniversario delle donazioni al San Raffaele insieme alla moglie Chiara Ferragni. Ecco il suo sfogo con una frecciatina a "certe associazioni" e alla stampa

donazioni di fedez e ferragni al san raffaele

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Delle donazioni di Fedez e Ferragni al San Raffaele si parla tutt’oggi. Era marzo 2020 e i Ferragnez si erano mobilitati per raccogliere fondi per costruire nuovi posti letto destinati al reparto di terapia intensiva del nosocomio di Milano. In pochi giorni la coppia aveva raccolto denaro sufficiente per far iniziare i lavori e oggi, un anno dopo, sono stati raccolti 4,5 milioni di euro. Una grossa cifra per la quale si dice soddisfatta anche Elisa Liberatori Finocchiaro, responsabile italiana della piattaforma GoFundMe.

Le donazioni di Fedez e Ferragni al San Raffaele, inevitabilmente, sono state oggetto di polemiche piuttosto accese e in diverse occasioni le testate nazionali ne hanno parlato non tanto per riportare la cronaca dell’iniziativa quando per dare spazio alle contestazioni. Questo è ciò che il rapper e imprenditore, reduce dall’esperienza sanremese insieme a Francesca Michielin e che questa mattina ha celebrato l’anniversario dell’opera di beneficenza che aveva portato avanti insieme alla moglie Chiara Ferragni.

Ricordiamo, infatti, che il Codacons si è spesso messo di traverso per denunciare le donazioni di Fedez e Ferragni al San Raffaele come atto illegale per via dell’applicazione delle commissioni a carico dei donatori. Fedez ha sempre risposto scherzosamente alle accuse, ma in un anno di notizie, frecciatine e repliche, la stampa ha dato sempre più risalto al Codacons anziché al gesto caritatevole dei Ferragnez.

“Da sempre i mezzi di comunicazione tradizionali non fanno altro che portare avanti una narrazione dei social media come una cloaca dove la pancia del Paese può sfogare i suoi istinti più bassi, un luogo dove in sostanza può emergere solo la futile stupidità dell’essere umano. Perché si sa, in mare gli str..zi vengono sempre a galla.

Ma come in ogni contesto ci sono due facce della stessa medaglia. Così come esiste giornalismo fatto bene e giornalismo fatto male (che in questo periodo si è dimostrato più dannoso che mai, programmi TV interessanti e altri meno… e così via”.

Questo è quanto denuncia il rapper di Rozzano in una serie di stories pubblicate su Instagram. Da una parte la gioia dell’obiettivo raggiunto e il ringraziamento a tutti i donatori ai quali dedica un accorato “Vi voglio bene”; dall’altra un forte atto d’accusa verso i media e certi quotidiani che spesso hanno accusato i social di essere un mondo senza regole e pericoloso, negativo, mentre proprio dai social è partita la campagna di donazioni di Fedez e Ferragni al San Raffaele.

“Eppure non sono mancate le polemiche dei salotti TV, le denunce da parte di associazioni che avevano il solo interesse di essere al centro dell’attenzione mediatica e che puntualmente venivano ripresi dalle stesse testate che molto spesso hanno pontificato sulla deriva del mondo social. Un do ut des in cui la me..da è il fil rouge che lega indissolubilmente i due soggetti.

A distanza di un anno ci tengo a dirvi che sono estremamente fiero di quello che siamo riusciti a fare insieme. Vi voglio bene“.