“Dov’è Lodo?” de Lo Stato Sociale è già un tormentone in memoria di Bugo e Morgan

Una performance ricca di sorprese quella de Lo Stato Sociale a Sanremo, tra special guest e non solo

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“Dov’è Lodo?”, si chiedono i ragazzi de Lo Stato Sociale sul palco del Festival di Sanremo 2021. In gara nella categoria dei Campioni, era già noto che Lodo Guenzi non avrebbe cantato più di tanto quest’anno, lasciando l’ingrato compito ai suoi compagni di band. Ma che fosse proprio assente per più della metà della canzone forse non ce lo aspettavamo.

Così, sono i regaz stessi de Lo Stato Sociale che ad un certo punto si chiedono: “Dov’è Lodo?”. Interpretano la domanda del pubblico da casa che segue il Festival ma emulano anche il tormentone virale che ha tenuto banco lo scorso anno in Liguria e che coinvolgeva Bugo e Morgan. Bugo – tra l’altro in gara anche quest’anno – lasciava il palco del Festival per non esibirsi con Morgan che gli aveva sferrato un attacco durissimo.

La vicenda, lo ricorderete, si concluse con l’esclusione della coppia e della canzone Sincero per defezione, senza alcuna possibilità di ripescaggio nella gara dei Campioni.

Basta quel “Dov’è Lodo?” de Lo Stato Sociale a Sanremo 2021 a richiamare alla memoria tutto questo. Il collettivo si è esibito nel corso della seconda serata del Festival con il brano inedito Combat Pop. La performance è stata impreziosita dalla partecipazione di una serie di personaggi noti: da Freddie Mercury a John Lennon e Yoko Ono, David Bowie interpretati da un unico attore sul palco, tra magia e illusione.

“Dov’è Lodo?”, viene svelato solo sul finire del brano: Lodo è chiuso nella scatola di cartone protagonista sul palco insieme ai ragazzi del collettivo che hanno annunciato di recente il disco Attentato Alla Musica Italiana, disponibile in digitale da mercoledì 3 marzo.

Attentato alla Musica Italiana è il nostro attacco kamikaze e privo di logica commerciale, un tentativo di sovraccaricare il mercato musicale per farlo esplodere e poter tornare a godere con le canzoni”, racconta la band. “Un giorno torneranno i concerti, tornerà il motivo per cui scriviamo le canzoni, ovvero cantarle e ballarle insieme, torneranno i salti e il sudore, torneranno l’aggregazione e la socialità dal vivo. Sarà una grande abbuffata e godremo come matti ma nel frattempo abbiamo scelto di far crollare il castello, demolire il palazzo e arare il campo, per poter seminare nuove idee”.