Meridionale è l’album di Aiello, “un omaggio a chi mi ha dato la voce”

"L'album si intitola Meridianale, come le mie origini, sono un orgoglioso calabrese. Mi andava di dedicarlo alla terra che mi ha dato la voce, una terra particolarmente spigolosa e aspra, piena di ombre ma molto generosa e bella"

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Ph: Gabriele Gregis


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Si intitola Meridionale l’album di Aiello che uscirà dopo il Festival di Sanremo 2021, anticipato dal singolo in gara Ora. Il disco è atteso per il 12 marzo.

Meridionale è un omaggio a chi mi ha dato la voce”, racconta il cantante. “È la mia prima occasione per accendere una luce buona su una terra raccontata spesso a tinte scure, è un’occasione per vederne uno dei suoi infiniti lati buoni – il mix di culture diverse che l’hanno resa unica, speciale”, spiega.

Aiello è in gara al Festival di Sanremo con il brano Ora, che mescola Pop, Classic e Urban, prodotto da Mace e Brail. L’artista presenta Ora e l’album Meridionale in conferenza stampa.

Meridionale

“L’album si intitola Meridianale, come le mie origini, sono un orgoglioso calabrese. Mi andava di dedicarlo alla terra che mi ha dato la voce, una terra particolarmente spigolosa e aspra, piena di ombre ma molto generosa e bella. Volevo nel mio piccolo accendere una luce su una terra di cui si parla quasi sempre in modo negativo. Non c’è un dualismo tra nord e sud, vivo a Roma, amo a Milano. Il sud appartiene a tutti. La musica per me è contaminazione, mescolare cose diverse”.

Farfalle

Uno dei brani di Meridionale è Farfalle, una canzone nata da un quadro. Aiello ne parla così:

“Avevo bisogno di scrivere di una storia, mi sono messo seduto e di fronte avevo un quadretto che mi hanno regalato in un viaggio alle Filippine con tre farfalle. L’immagine delle farfalle dietro un vetro è stata lo stimolo per scrivere questa canzone”.

Scomposto

Nel disco c’è una canzone che il cantante definisce una “ballad per eccellenza”, Scomposto. Aiello lo definisce un “pezzo manifesto della mia persona”. “Mi sento da sempre un po’ scomposto. Per me essere definito diverso non è mai stata un’offesa”.

Il Festival di Sanremo 2021

Aiello è in gara tra i 26 Campioni di Sanremo. Racconta di essere sempre stato fan del Festival e di averlo seguito molto come spettatore.

Nessuna aspettativa su quello che è un Festival particolarmente difficile, anche causa Covid.

“Ovvio che sarei felice se vincessi ma è tutto così grosso, tutto così complicato, che pensare di poter vincere o te la senti troppo o sottovaluti gli altri o ti crei troppe aspettative. Cerco di viverla al meglio, l’obiettivo è farmi conoscere il più possibile e fare concerti”.

Il “no” di Sanremo tra le Nuove Proposte

Non è la prima volta che Aiello si presenta al Festival. Ci ha provato tra le Nuove Proposte anni fa e ripensando a quel rifiuto dice:

“Non ho mai avuto rancore per quel tipo di rifiuto ma nei giorni successivi ci sono stato male sicuramente. Oggi ci arrivo un po’ più maturo e un po’ più pronto. Ci arrivo con una coscienza maggiore. Con gli occhi di oggi non lo meritavo in quel momento, oggi forse lo merito di più perché tutto quello che ho l’ho ottenuto con le mie forze, senza alcun regalo”.

Ora, il brano di Sanremo 2021

Aiello ha scritto Ora ispirandosi ad un ragazzo che ha vissuto l’inizio di una storia importante “facendo del sano sesso che non ho dimenticato e che ho definito ibuprofene”.

“Quando ho scritto questa canzone non pensavo a Sanremo, risale al primo lockdown, ero da solo a Roma. Ho fatto delle riflessioni e ad un certo punto ho realizzato che avevo delle colpe, che lo stron*o ero stato io. Me lo sono detto, me lo sono proprio urlato ad un certo punto. Ho parlato di sesso, un sesso speciale”.

“Si tratta di un sesso curativo che non è stato abbastanza curativo; sesso tossico perché in parte me lo sono goduto e in parte no; sesso molto carnale e passionale. Ho anticipato il Draghi nazionale nel testo, sentirete parlare di Draghi. Urlo di essere strato uno stron*o”