I tempi di EMUI 11.1 per i Huawei in primavera ma forse sarà l’ultimo

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Già si parla dell’aggiornamento EMUI 11.1 per gli smartphone Huawei come naturale evoluzione dell’attuale interfaccia EMUI 11 ma anche come ultimo pacchetto software che dovrebbe segnare la transizione finale e definitiva ad Harmony OS, il sistema operativo proprietario sostituto di Android di Google. La prossima primavera si preannuncia decisiva in termini di novità per tanti telefoni del produttore.

Sul social network cinese Weibo, l’informatore Changan Digital King ha parlato proprio della prossima versione EMUI 11.1. Quest’ultima, a scanso di eventuali ritardi per ora non giustificati, dovrebbe essere rilasciata nel mese di marzo, dunque ad inizio primavera o giù di lì. La cosa che va subito messa in rilievo è che la nuova esperienza si baserebbe sul kernel di Harmony OS. Si tratterebbe dell’ultimo passaggio propedeutico all’unica soluzione software del produttore scelta da parte del brand, ossia il proprio sistema operativo proprietario.

In pratica lo sviluppo dell’aggiornamento EMUI 11.1 e la sua conseguente distribuzione dovrebbero andare proprio di pari passo con Harmony OS. Gli sviluppatori starebbero procedendo a grandi passi in entrambe le direzioni. Per quanto riguarda proprio Harmony OS nuove sperimentazioni e test interni sarebbero in programma per la fine di questo mese di febbraio. Come è stato già reso noto da tempo, per il momento, una nicchia di utenti selezionati con Huawei P40, P40 Pro, Mate 30, Mate 30 Pro e anche MatePad Pro stanno testando la versione Beta per sviluppatori di Harmony OS 2.0 appunto, l’ultima presentata alla fine della scorsa estate. Proprio con il periodo primaverile alle porte, le novità relative ad una futura implementazione per tutti potrebbero moltiplicarsi.

EMUI 11.1 e poi definitivamente Harmony OS per tutti i Huawei nuovi e (in parte e a scelta) anche quelli vecchi potrebbero essere i prossimi passi che segneranno il rilancio del brand di smartphone nel mondo. Il distacco da Android a seguito del ban USA non è stato per nulla indolore per le vendite del produttore negli ultimi mesi ma le cose, nell’immediato futuro, potrebbero anche cambiare.