Altroconsumo contro gli iPhone rallentanti di Apple: al via la class action da 60 milioni di euro

Il caso dei rallentamenti degli iPhone è finito anche sotto la lente di Altroconsumo, che ha annunciato di aver dato il via ad una class action contro il colosso di Cupertino

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Quello degli iPhone rallentanti è divenuto nel tempo un vero e proprio caso mediatico e legale negli Stati Uniti. Caso che, per i pochi che non sapessero, vede Apple accusata di depotenziare tramite update i melafonini più vecchi per spingere gli utenti a comprare un nuovo modello. E che ora si fa assai più concreto anche in Italia.

Il caso degli iPhone rallentanti da parte di Apple è infatti finito anche sotto la lente di Altroconsumo, che ha annunciato oggi di aver dato il via ad una class action contro il colosso di Cupertino presso il Tribunale di Milano tramite un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio portale:

Altroconsumo ha notificato al colosso americano Apple l’atto di citazione con il quale ha dato il via alla class action dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo un risarcimento di 60 milioni di euro, per tutti i consumatori italiani ingannati dalle pratiche di obsolescenza programmata riconosciute anche dalle autorità italiane.

Nello specifico, la class action è indirizzata ai consumatori proprietari di iPhone 6, 6 Plus, 6S e 6S Plus, che rappresentano oltre 1 milione di unità vendute in Italia tra il 2024 ed il 2020. Per una richiesta di risarcimento che corrisponde alla cifra pagata dai consumatori per la sostituzione della batteria del dispositivo, che oscilla fra i 29 e gli 89 euro:

Il risarcimento richiesto corrisponde alla cifra pagata dai consumatori per la sostituzione della batteria del dispositivo, che oscilla fra i 29€ e gli 89€ (con una media di circa 60 euro per consumatore), a seconda che abbiano beneficiato o meno del prezzo promozionale offerto durante la campagna di sostituzione delle batterie realizzata dall’azienda.

La comunicazione di Altroconsumo cita anche quanto avvenuto negli Stati Uniti in merito agli iPhone rallentati. Qui, a seguito di una class action da 500 milioni di dollari, Apple ha accettato di pagare 113 milioni di dollari per porre fine alle accuse mosse in 33 diversi stati americani.