La polemica su Lupin nero è sbagliata se non si conosce la serie Netflix

Lupin nero e scoppia l'(inutile) polemica: perché non ha senso criticare la serie Netflix, la più vista di sempre sulla piattaforma

Lupin nero

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Un Arsenio Lupin nero? Non proprio. Il protagonista della serie Netflix, la più vista del momento sulla piattaforma (in grado di totalizzare cifre record), è un uomo comune che porta avanti un nobile intento.

Omar Sy, attore francese di origini senegalesi che qualcuno ricorderà per la commedia francese campione d’incassi Quasi Amici, interpreta Assane Diop, ex marito e padre di famiglia, a cui è stato fatto un torto. Venticinque anni prima degli eventi narrati nella serie tv, il padre di Assane è stato incolpato per un crimine che non aveva commesso. L’uomo, successivamente, si è tolto la vita in carcere, non senza aver professato la sua innocenza al figlio, a cui ha lasciato in eredità un regalo speciale. Determinato a vendicare suo padre, Assane sfrutta quel dono per cercare di fare giustizia. Legge i romanzi di Maurice Leblanc, ideatore del personaggio di Lupin e, proprio come il ladro gentiluomo, ne assume il fascino, le abilità e perfino lo stile, diventando un moderno Arsenio. Il suo primo obiettivo è mettere a segno il colpo del secolo.

Ovviamente la storia di Assane Diop è solo all’inizio, e nel corso dei cinque episodi che compongono la prima parte (qui la nostra recensione), andremo più a fondo alla vicenda, in attesa di scoprire cosa ci riservi la seconda metà di stagione.

Definirlo un “Lupin nero” è quindi sbagliato se non si conosce la serie Netflix. Il protagonista, infatti, è un uomo qualunque che si ispira solamente alle gesta del celebre ladro gentiluomo. Assume mille identità per non farsi trovare e portare avanti la sua missione di giustizia nei confronti del padre defunto. Altrettanto sbagliato è parlare di politically correct. La nazionalità del protagonista non c’entra assolutamente nulla perché la serie tv racconta una storia a se stante. Il protagonista deve fare i conti con il suo passato, come esso condiziona il suo presente e il suo futuro. Anche all’interno della serie si fanno dei riferimenti sul fatto che il misterioso ladro giochi a fare Lupin, diventando a tutti gli effetti un perfetto imitatore.

In conclusione: no, Omar Sy non è un Lupin nero, ma solo un uomo che ne emula le sue gesta per portare avanti la sua missione personale.