Gattuso ed il Napoli soffrono della sindrome di Calimero. Una stagione sprecata, o quasi

Altro che piccolo e nero, come Calimero. Il Napoli di Gattuso è uno squadrone da scudetto ma ha bisogno di un urgente lavaggio da De Laurentiis. Il Presidente metta mano al sapone prima che sia troppo tardi


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La rete in extremis salva Gattuso ed il Napoli. Ma la vittoria rimediata da Insigne e compagni ad Udine per quanto preziosa non dissolve tutte le perplessità sul pessimo rendimento degli azzurri. Il Milan di Pioli, la Juve di Pirlo, l’Atalanta (sopratutto) di Gasperini hanno alzato la voce nel fine settimana. Potente anche il pareggio tra la Roma di Fonseca e l’Inter di Conte. Male il Napoli di Gattuso che alla Dacia Arena ha rischiato di concludere bruscamente la sua avventura azzurra. Una giornata da Calimero per il Napoli volendo utilizzare nell’analisi il fumetto evocato da Gattuso in sala stampa.

Calimero, un pulcino piccolo e nero, è stato tra i più amati protagonisti di Carosello il programma di cortometraggi pubblicitari che mandava i bambini a letto fino alla metà degli anni Settanta. Calimero ne combinava di tutti i colori ed attribuiva le sue malefatte all’esser piccolo e nero. In realtà era semplicemente pasticcione e sporco al punto che bastava un lavaggio miracoloso per farlo apparire splendente. Il Napoli ed il suo allenatore sembrano affetti della Sindrome di Calimero. E come se gli azzurri si fossero convinti di non esser all’altezza delle ambizioni inerenti il loro valore.

E’ una sindrome grave che tocca alla società guarire, proprio come faceva la bella lavanderina con Calimero. E’ urgente un intervento drastico di De Laurentiis che richiami tutto il gruppo, a cominciare dall’allenatore , alle proprie responsabilità. La rosa più forte degli ultimi quindici anni non può alzare bandiera bianca a gennaio.

Il Napoli nell’ultimo mese ha praticamente compromesso la corsa scudetto e messo in pericolo il traguardo Champions fissato alla società come target stagionale. Ed anche la posizione d’Europa League per Gattuso non è certo sicura perchè di certo Verona, Sassuolo e Lazio non staranno a guardare.

Nelle ultime sei partite il Napoli ha totalizzato due vittorie ( Cagliari ed Udine), un pareggio ( Torino) e tre sonore sconfitte contro Inter, Lazio e Spezia. Un ruolino di marcia incompatibile con la qualità dell’organico messo a disposizione da Aurelio De Laurentiis a Gattuso. Certo il Napoli convive con la lungodegenza di Osihmen e l’infortunio di Mertens. Ma queste assenze pesanti possono esser invocate negli scontri diretti non al cospetto di formazioni con una rosa nettamente inferiore per quantità e qualità a quella di Gattuso.

Il Napoli deve ritrovare idee, consapevolezza, gioco e determinazione. Non basterà certo un lavaggio, ma a partire da Coppa Italia e SuperCoppa e dai tre match di campionato (Fiorentina, Verona, Juventus) serve una netta inversione di tendenza. Altrimenti la stagione sarà quasi irrimediabilmente compromessa. De Laurentiis metta mano con urgenza al sapone, prima che sia troppo tardi