Com’è nata La Regina degli Scacchi, i segreti della serie nel documentario dietro le quinte su Netflix

I segreti de La Regina degli Scacchi raccontati dai creatori, dalla protagonista e dalla troupe nello speciale making of ora disponibile su Netflix

La Regina degli Scacchi

INTERAZIONI: 0

Prima che arrivasse Bridgerton a fare la voce grossa in termini di visualizzazioni è stata certamente La Regina degli Scacchi la vera sorpresa di Netflix nel 2020. Più della nuova stagione di The Crown, il cui successo era già consolidato dalle precedenti, è stata la storia della geniale campionessa di scacchi nata dalla penna di Walter Davis a conquistare il pubblico sul finire di un anno trascorso perlopiù davanti alla tv per cause di forza maggiore.

Netflix ha reso omaggio a quella che, ad oggi, è la sua miniserie più vista di sempre con uno speciale making of, un piccolo documentario in cui la protagonista, i creatori e la troupe rivelano alcuni dettagli sulla lavorazione de La Regina degli Scacchi, a partire dalla costruzione psicologica ed emotiva del personaggio di Beth fino ad elementi altrettanto essenziali e definitori come l’allestimento dei set, i costumi, le parrucche, il trucco. Tutto ha concorso a rendere “molto identificabile“, come sottolinea l’attrice Anya Taylor-Joy, la geniale protagonista che combatte contro i suoi demoni interiori facendosi forza col talento innato con cui domina la scacchiera.

Un piccolo documentario di soli 15 minuti su La Regina degli Scacchi che da oggi è disponibile anche su Netflix, sottotitolato in italiano: nonostante la sua brevità, questo dietro le quinte della miniserie è un sunto esaustivo del lavoro che è stato fatto nello sviluppo di questo adattamento elegante e magnetico. Le interviste a Scott Frank e Allan Scott (entrambi showrunner della miniserie) e ad Anya Taylor-Joy approfondiscono l’approccio con cui la figura di Beth Harmon è stata trasposta dalla carta allo schermo, mantenendone tutte le caratteristiche già perfettamente emerse dal romanzo e in più lavorando su una miriade di dettagli estetici che sono stati fondamentali per definire le età della vita della protagonista.

Il documentario su La Regina degli Scacchi raccoglie anche le esperienze dello scenografo Uli Hanisch, della decoratrice Sabine Schaaf e della costumista Gabriele Binder che col suo lavoro sul guardaroba di Beth ha contribuito a mettere in scena l’evoluzione del personaggio in questo romanzo di formazione ambientato negli anni Cinquanta e Sessanta. Nel documentario appare anche Bruce Pandolfini (che ha un cameo nell’episodio 2), maestro di scacchi che ha dato lezioni alla Joy e l’ha seguita per tutto il tempo delle riprese sul set.

Il making of de La Regina degli Scacchi è disponibile anche in streaming gratuito sul canale YouTube di Netflix, dove era già stato caricato lo scorso dicembre.

Il lavoro della protagonista nel calarsi nei panni della Harmon è stato tale che la stessa attrice, ora, è diventata un’appassionata e una giocatrice di scacchi, come ha dichiarato in una recente intervista per Sette, il magazine del Corriere della Sera.

Non avevo mai giocato prima della serie. Mi è sempre piaciuta l’estetica degli scacchi, il modo in cui appaiono, ma non avevo mai avuto l’occasione di imparare e mi considero molto fortunata ad avere avuto come maestri dei campioni così straordinari. Ho cercato di avere molto rispetto per gli appassionati, di non commettere errori che potessero deluderli. E adesso gioco anche io Ho alcune scacchiere bellissime ora, sarebbe un crimine non usarle.