Il Garante contro TikTok: minori non tutelati, via al procedimento

Il social cinese sotto stretta osservazione in questo momento in Italia e in Europa

TiKTok

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Il Garante per la protezione dei dati personali in Italia tuona contro TikTok e avvia un procedimento nei suoi riguardi: i minori non sarebbero per nulla tutelati al momento dell’iscrizione al social cinese e sarebbero violate più norme nel non rispetto della privacy.

In generale il Garante sottolinea come il social cinese, pure tanto chiacchierato, non tuteli abbastanza i minori. Già al momento dell’iscrizione,ad esempio, il divieto di registrazione per i minori di 13 anni è facilmente aggirabile con l’inserimento di una data di nascita diversa. Tra l’altro la nostra autorità richiede che per i giovanissimi utenti italiani valga la normativa vigente nazionale, quella che prevede per i minori di 14 anni il consenso autorizzato dei genitori o di chi ha la responsabilità genitoriale al momento dell’atto di registrazione ad una piattaforma social appunto.

TikTok non è conforme al quadro normativo in materia di protezione dei dati personali anche per altri motivi secondo il Garante. Ad esempio, l’informativa della piattaforma social è unica per maggiorenni e minorenni. Sarebbe invece il caso di creare una sezione dedicata proprio ai più piccoli, con un linguaggio più semplice e magari anche con meccanismi di alert che metta in guardia i minori dei rischi che si potrebbero correre. Ancora, non sono forniti dettagli sui tempi di conservazione dei dati personali degli utenti e sulla loro conservazione in paesi extra UE. Questo tipo di mancanza risulta essere ancora più preoccupante quando si ha a che fare con le informazioni di utenti in pratica ancora bambini.

Per finire viene pure sottolineato dal Garante come TikTok imposti tutti i profili come pubblici al momento della loro creazione. La normativa vigente europea prevede invece che siano messe in campo fin dall’inizio soluzioni tecniche per lasciare libera scelta agli utenti che potranno utilizzare il servizio con un profilo provato.

Va chiarito che il procedimento avviato dal Garante italiano con urgenza precede la decisione che dovrebbe scaturire dall’attività di monitoraggio nell’ambito del Comitato che riunisce le Autorità europee. Il nostro paese insomma si è mosso cin anticipo nei confronti di TikTok che ora avrà 30 giorni per inviare le sue memorie difensive.