Un sentito grazie alla politica per il Natale peggiore di sempre

La nostra classe dirigente ci ha portato in dono le peggiori festività della storia del nostro Paese. Nemmeno durante le guerre mondiali l'Italia ha pagato un prezzo così alto


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No, non è colpa del virus. Troppo facile dirlo. Hanno avuto tempo, risorse straordinarie e sacrifici dei cittadini per provare a salvare il Paese e invece non ce l’hanno fatta. Sarà il Natale peggiore di sempre quello che sta per arrivare e per questo dobbiamo ringraziare la nostra classe dirigente. Allora facciamolo per tutti i regali che ha deciso di farci trovare sotto l’albero di una disfatta democratica.

Grazie al Governo perché a pochi giorni dal Natale non sappiamo ancora come potremo trascorrerlo. Grazie per la confusione che solo l’arcobaleno di colori delle regioni, un altro Dpcm che verrà ulteriormente modificato tra qualche ora potevano generare. A questo vanno aggiunte le ordinanze regionali, che cambiano ulteriormente le carte in tavola, rendendo impossibile capire cosa fare a chi voglia spostarsi dopo un anno di lavoro per incontrare i propri cari. Con una pandemia in corso, in molti hanno dovuto rinunciare a tornare a casa dalle loro famiglie. E no, non perché c’è il virus, che con i dovuti accorgimenti si può bloccare, ma perché a meno di una settimana da Natale non sanno ancora se potranno prenotare un treno per tornare o se dovranno lavorare o meno.

Grazie perché con questo balletto di Dpcm ha messo completamente in ginocchio i commercianti di tutto il Paese che non sanno più come organizzare il proprio lavoro. I ristoratori che potranno aprire solo per tre giorni prima di Natale e tre giorni prima di Capodanno, e solo da asporto e a domicilio per poi chiudere nei giorni di festa, e che nel frattempo devono acquistare prodotti, richiamare a lavoro camerieri e cuochi e dare un minimo di certezze alle centinaia di famiglie che girano intorno alla loro attività. Senza considerare che molti non ce la faranno a riaprire per i danni economici che hanno subito e gli sprechi di materie prime, cibo che potrebbe sfamare famiglie, che saranno costretti a fare in caso di aperture a singhiozzo.

Grazie per i nostri anziani che verranno lasciati soli perché sarà impossibile spostarsi o se verrà permesso, sarà fatto con regole talmente confusionarie che molte persone che non arrivano a fine mese faranno a meno di uscire di casa per la paura di beccarsi una multa che va dai 400 ai mille euro. Grazie per i nostri bambini a cui è stato rubato un anno di scuola e socialità. In questo caso i campani potranno estendere i ringraziamenti anche al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che si è distinto, unico in Europa, per aver chiuso le scuole da mesi. In quasi un anno di pandemia, bambini e ragazzi sono andati a scuola per pochissime settimane, perdendo un’occasione di vita che non venne negata nemmeno durante le guerre mondiali.

Grazie per gli imprenditori messi in ginocchio dalla mancanza di sussidi veri, come in tutti i Paesi civili tipo la Germania. Rispetto ai nostri vicini il Governo ha messo in campo il cashback, una “furbata” che adesso si scopre non poter essere applicata appieno. Grazie per tutte quelle famiglie che questo Natale non sapranno cosa mettere a tavola perché stanno aspettando ancora la cassa integrazione di giugno nonostante le conferenze stampa in cronico ritardo in diretta tv o gli spettacolini su Facebook del venerdì.

E amaramente infine grazie alla politica per gli oltre 67mila morti, e chissà a quanto arriveranno entro la fine della pandemia. Grazie per aver smantellato la sanità pubblica e aver reso impossibile fronteggiare il virus. Grazie per averci dato il record di morti in Europa, e no, non perché il virus è stato più cattivo con noi ma perché semplicemente abbiamo mandato un’intera generazione a morire senza le cure necessarie.

Quest’anno cari concittadini sapremo chi ringraziare per questo Natale, il Natale peggiore di sempre, anche di quelli passati in guerra. La speranza è che ricorderemo di tributare a questi improvvisati al potere il giusto ringraziamento alle prossime elezioni, sempre se ci daranno la possibilità di scegliere ancora chi ci dovrà rappresentare.