Esce Xanax di Ciao Sono Vale: “Non dobbiamo vergognarci di soffrire” (intervista)

"Credo che il dolore sia un sentimento normalissimo e quando si prova esige di essere vissuto e spiegato", ci racconta Ciao Sono Vale a proposito del nuovo singolo, Xanax

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Ph: Lorenzo Piermattei


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Esce Xanax, il nuovo singolo di Ciao Sono Vale per Honiro Rookies, una ballad autobiografica e diretta, il brano più vero che l’artista abbia mai scritto. Xanax è uno sfogo che Ciao Sono Vale regala al suo pubblico affrontando argomenti importanti derivanti da una sofferenza che spesso non trova spazio nella musica italiana.

Xanax è stato scritto da Ciao Sono Vale con Diego Calvetti e prodotto dallo stesso Diego Calvetti con il quale Valeria sta lavorando anche al nuovo disco di inediti.

Xanax “non è quel pezzo che ascolti quando sei spensierato, non ha nulla a che vedere con la leggerezza”, racconta Ciao Sono Vale e, come suggerisce il titolo, il brano si sofferma sulla dipendenza che i farmaci possono provocare.

Ciao Vale, è appena uscito il tuo nuovo singolo. Come è nato Xanax?
L’ho scritto durante una crisi di panico che ho avuto un anno fa in studio. Ho sentito l’esigenza di dovermi sfogare e ho deciso di farlo attraverso la musica. Ho registrato subito le strofe perché sono uscite di getto e non volevo perdere l’ispirazione. Mi trovavo in un momento in cui vedevo tutto grigio e non riuscivo a distinguere i momenti belli da quelli brutti. Mi sembrava di non avere più una via di uscita.
In Xanax racconto la dipendenza causata dai farmaci per curare la depressione. Se da un lato aiutano, dall’altro ti provocano dipendenze.

La crisi di panico era dovuta a motivi particolari?
Soffro da quando avevo 9 anni di questi problemi legati al panico e all’ansia. Il periodo era molto teso perché stava per uscire il mio primo album ed ero molto agitata. Probabilmente in quel momento mi sono lasciata andare e ho avuto questa crisi che in realtà non è rara in me, nel senso che ne soffro da tanto.

Nella musica italiana è molto raro trovare artisti disposti ad affrontare apertamente questi temi nelle canzoni. Tu come hai trovato il coraggio?
Credo che sia molto importante parlarne e che possa aiutare tanta gente che ancora si nasconde perché si vergogna della sofferenza. Non dobbiamo vergognarci di soffrire.
Siccome ci ho messo tanti anni ad accettarmi con i miei pregi e i miei difetti, sono arrivata al punto in cui quello che scrivo, che vivo e che penso lo voglio comunicare. Mi piacerebbe aiutare le persone che si nascondono dietro questi problemi o che comunque hanno paura. Credo che il dolore sia un sentimento normalissimo e quando si prova esige di essere vissuto, spiegato e raccontato. Per me comunicare attraverso la musica in modo diretto e crudo ciò che provo è la cosa più importante e non smetterò mai di farlo.

Xanax nasce dalla collaborazione con Diego Calvetti, il tuo attuale produttore...
Sì, abbiamo lavorato insieme al ritornello un paio di mesi fa e abbiamo cercato di tirare fuori il massimo da questo brano sulla base delle strofe che avevo già scritto in precedenza.

Stai lavorando con lui anche all’album. Cosa puoi anticiparci?
Stiamo lavorando a tante tracce e stiamo comunque continuando a scrivere e a produrre perché la selezione più avanti. Sicuramente ci saranno altri singoli prima della pubblicazione del nuovo disco, tutti in direzione pop alternativo. Spazierò dal rap al parlato e al cantato.