Tira e molla per il lockdown a Natale: dateci la Merkel come premier

La Cancelliera tedesca ha avuto il coraggio di chiudere il Paese durante le festività natalizie, il periodo più pericoloso per la diffusione dell'epidemia. Ha detto chiaramente che la vita umana vale più dei festeggiamenti e dei consumi


INTERAZIONI: 416

Spesso in questi anni abbiamo vissuto la contrapposizione tra il nostro Paese e la Germania. La più comune è quella legata allo spread e all’economia in generale. Ultimamente l’Italia e la Germania sono state paragonate anche per la tenuta del sistema sanitario e per la decisione o meno di dichiarare il lockdown a Natale. Un confronto impietoso a dire il vero anche se in molti si sono affannati a vendere il “modello Italia” durante la prima ondata di Coronavirus. La capacità di ricezione delle terapie intensive in Germania è la migliore in Europa e i decessi subiti lo dimostrano.

Manco a dirlo, questo dato si è catastroficamente riverberato invece su quelle che sono le persone decedute nel nostro Paese a causa del Covid. L’assoluta carenza di posti in terapia intensiva ha costretto i medici, lo scorso marzo e aprile, addirittura a decidere chi intubare e chi no. Il problema non è però la mancanza di strutture ospedaliere e risorse destinate alla sanità. Questa è solo una parte del problema, la più comoda da mostrare e dietro la quale i politici nostrani usano ripararsi quando la situazione gli sfugge di mano.

La verità è che il problema è proprio la mancanza di leadership nel nostro Paese e tragicamente questo aspetto viene fuori in ogni momento in cui è necessario prendere delle decisioni nette. È il caso delle misure di contenimento delle epidemie durante le feste natalizie. È impietoso il confronto tra il comportamento del premier Giuseppe Conte e quello della Cancelliera tedesca Angela Merkel.

Conte si è affannato a rincorrere la pancia del Paese e gli umori dei social. Pur di non dichiarare il lockdown a Natale ha dato vita a un balletto vergognoso. In un primo momento ha detto: “Chiuse le città a Natale e Capodanno”. Poi, dopo le prime proteste: “Consentiremo gli spostamenti tra i comuni”. Infine dopo le immagini di persone in strada e relative proteste: “Lockdown a Natale”. Un tira e molla insostenibile che ha mandato come sempre nel caos i cittadini. La Merkel, lo scorso fine settimana, è andata in tv e ha detto chiaramente ai suoi concittadini che i festeggiamenti di Natale non valgono la morte di centinaia di persone.

Semplice, chiaro, diretto, serio, rispettoso dei suoi concittadini. Una decisione presa guardando i dati e ascoltando gli esperti. Presa con solerzia e senza tentennamenti. La chiara espressione di come deve comportarsi lo Stato. Uno Stato che decide di trattare i cittadini con rispetto e non come sudditi sciocchi. Così come è successo in Italia dove il “popolino” verrà lasciato “libero” di spendere le tredicesime per i regali di Natale per poi chiuderlo a doppia mandata in casa e colpevolizzarlo del fatto che, una volta aperte le città, guarda caso le persone sono scese in strada. Una volta concesso il cashback solo per le spese nei negozi fisici, guarda caso sono scesi in strada a spendere nei negozi fisici.

Tra qualche settimana l’aumento dei decessi e la terza ondata saranno colpa dei cittadini italiani che sono usciti di casa. Non certo di un governo che non è stato capace di organizzare nulla durante il periodo più pericoloso per l’epidemia. Di decidere per un unico lockdown a Natale. Che non ha avuto la forza di dire “cari miei, quest’anno il Natale non potremo festeggiarlo, la vita umana vale di più”. Come ha fatto la Merkel. Se qualcuno ha a cuore il futuro degli italiani ed è in ascolto a lui chiedo: “Ti prego, dacci la Merkel come premier”.