The Clash, Sandinista è il disordine come forma d’arte | Memories

Il 12 dicembre 1980 usciva Sandinista, il quarto album dei Clash che prendeva le distanze da London Calling con sfumature musicali più libere e ricercate

sandinista dei clash

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Un disco storico diventa tale anche grazie ai giudizi negativi: è il caso di Sandinista dei Clash, che trova dissenso anche in un Kurt Cobain dei Nirvana che si dice deluso dal triplo disco della formazione britannica di Joe Strummer, “Non corrisponde all’idea del punk”. Il 12 dicembre 1980 è già passato un anno da London Calling (1979) e ne sono trascorsi altri 3 dall’idealizzazione imposta da Never Mind The Bollocks (1977) dei Sex Pistols.

Sandinista!
  • Audio CD – Audiobook
  • 10/01/1999 (Publication Date) - Sony Music (Publisher)

Sandinista dei Clash è un progetto ambizioso. Qualunque artista si impegna per sfornare il capolavoro, e lo stato dell’arte di Joe Strummer e soci è arrivato con London Calling, album che inevitabilmente fa ombra a tutto il resto. Per questo Sandinista riceve la lezione di Johnny Ramone sull’inadeguatezza della tecnica e l’importanza della creatività, ma non solo: il titolo mostra il dito medio a Margaret Thatcher che proibisce l’uso del termine, troppo rumoroso dal momento che indica i militanti che nel 1979 hanno rovesciato la dittatura di Debayle in Nicaragua. Senza colpo ferire, i Clash mirano in alto per distogliere l’attenzione da London Calling.

Rockabilly e combat rock cedono il posto a infinite sfumature, dal reggae al funk e in The Magnificent Seven – prima traccia del disco – ecco il primo rap inciso da artisti bianchi. C’è chi nelle 36 tracce che compongono Sandinista dei Clash vede un eccesso che si può benissimo ridurre a due dischi corposi, ed è sicuramente un discorso che possiamo fare anche per Mellon Collie And The Infinite Sadness degli Smashing Pumpkins (due dischi diluiti per certi aspetti) se non fosse che oggi certe opere si ammirano proprio per i loro buchi di trama.

Parlare di Sandinista dei Clash nel dettaglio significherebbe ripetere quanto già detto da tutti e in tutte le salse: dire che questo disco sia la versione ostinata di White Album dei Beatles non è errato, perché Sandinista è l’espressione di ciascuno dei 4 componenti, più che mai motivati da un bisogno di libertà artistica e di raccontare il mondo con tutti i generi che il mondo della musica offre, fuori dal punk che ormai è diventato un brand e più vicino a un pubblico che ha sempre più bisogno di essere disorientato.