Non solo Netflix per Katherine Heigl, protagonista della miniserie Woodhull sulla prima candidata alla presidenza USA

Katherine Heigl interpreta e produce la miniserie Woodhull, sula storia dell'icona femminista dell'800 e prima candidata presidente degli USA


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Mentre sta per debuttare su Netflix con Firefly Lane, Katherine Heigl si prepara anche ad un’interpretazione da protagonista in un’altra miniserie: sarà Victoria Woodhull, attivista e icona femminista americana, nonché prima donna a candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti, un secolo e mezzo prima dell’arrivo di Kamala Harris alla vicepresidenza. 

La storia decisamente fuori dal comune della Woodhull sarà raccontata nell’omonima serie con Katherine Heigl: l’attrice, oltre ad interpretare la protagonista, curerà anche la produzione esecutiva del progetto con la sua società Abishag, fondata con sua madre Nancy. Prodotta da Oakhurst Entertainment, che ha acquistato i diritti di una serie di biografie della Woodhull, la miniserie è ancora in cerca di uno showrunner e di un’emittente o piattaforma di distribuzione.

Per Katherine Heigl – già in Roswell, Grey’s Anatomy, State of Affaire, Doubt, Suits – si tratta della prima serie tv in costume. Nel 1872, Woodhull divenne la prima donna a candidarsi alla presidenza per l’Equal Rights Party, in ticket con il leader abolizionista Frederick Douglas, conducendo una battaglia per il suffragio femminile e la parità dei diritti tra uomini e donne

La sua è una storia di prime volte: è stata la prima donna a parlare al Congresso degli Stati Uniti e, insieme a sua sorella Tennessee, è stata la prima donna a gestire una società di intermediazione a Wall Street. Le due sorelle hanno investito i guadagni della loro società nella fondazione di un giornale. Ma la sua battaglia politica per la parità è segnata anche da vicende giudiziarie: Woodhull è stata accusata di ricatto e prostituzione e, insieme a sua sorella, è stata arrestata e incriminata alla vigilia delle elezioni presidenziali. L’accusa era di aver stampato materiale osceno sul loro giornale, per aver pubblicato la denuncia di un famoso predicatore che rivelava di aver commesso adulterio. In seguito alla sua assoluzione, il Congresso approvò le leggi Comstock del 1873, che proibivano ogni distribuzione di materiale informativo considerato “osceno, immorale e/o lascivo”.

Convinta sostenitrice dell’amore libero, presa di mira per la sua vita privata per niente convenzionale, Woodhull è stata una delle attiviste più coraggiose e audaci della storia americana, ispiratrice e icona dei movimenti femministi del XIX e XX secolo. Katherine Heigl ne ha sottolineato la modernità annunciando con entusiasmo l’opportunità di interpretarla per il piccolo schermo.

Nel momento in cui ho scoperto la storia quasi troppo grande per essere vera di Victoria, sono rimasta affascinato e profondamente coinvolta dall’idea di portare la sua storia di vita sullo schermo. Il coraggio, la determinazione, l’intelligenza e l’audacia oltraggiosa di Victoria sarebbero notevoli anche ai giorni nostri, ma sono stati decisamente rivoluzionari nei suoi. Il suo nome e la sua storia non sono stati celebrati abbastanza per i percorsi che ha tracciato e per i sentieri che ha forgiato per tutte le donne che sono venute dopo di lei. Non vedo l’ora di raccontare la storia di questa donna che non si sarebbe fermata in un tempo che le proibiva persino di partire.