Luis Suarez alla Juve e l’esame truccato: è il primo straniero trattato bene in Italia

La procura di Perugia ha scoperto che le risposte alle domande della prova erano state concordate con il calciatore. Sospesi i vertici dell'università perugina


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Poi dicono che gli italiani sono razzisti. La storia di Luis Suarez e dell’esame truccato dimostra assolutamente il contrario. Per una volta il nostro sistema di “accoglienza” si è dimostrato all’altezza della situazione. Una prova di efficienza che non ha eguali. Un extracomunitario chiede di fare un esame d’italiano per ottenere la cittadinanza italiana e noi, siamo talmente efficienti ,che lo contattiamo e gli diamo già le risposte alla prova. In modo che non abbia problemi il giorno dopo.

È quanto ha finora scoperto la procura di Perugia che ha sospeso dalle funzioni per otto mesi i vertici dell’Università di Perugia dove si è svolta la “prova” dell’attaccante dell’Atletico Madrid. In realtà Luis Suarez in quel periodo era promesso sposo della Juventus. Solo che per approdare in bianconero avrebbe dovuto ottenere la cittadinanza italiana. Per questo motivo sono indagati anche i dirigenti della squadra torinese che hanno organizzato l’esame e che hanno ricevuto il trattamento di favore da parte dei vertici dell’università perugina.

Adesso senza entrare nel merito dell’inchiesta, se non altro per non urtare la suscettibilità del lettore che si troverebbe davanti a frasi che definire vergognose è poco, da questa storia emerge un dato chiaro. Se sei ricco e famoso in Italia non hai problemi nemmeno se sei extracomunitario. I tanto vituperati stranieri che vengono dall’estero e ci rubano il lavoro vengono addirittura aiutati commettendo una serie di reati penali. Se sei un povero cristo, sbarcato a Lampedusa con un gommone, è già tanto se dopo cinque anni riesci a ottenere un documento di riconoscimento e un codice fiscale.

Se invece sei un calciatore che ha già tutto dalla vita, in Italia ti vengono recapitate comodamente a casa le risposte alle domande dell’esame che devi sostenere il giorno dopo. E la motivazione per la commissione di questi reati è ancor più surreale: per ottenere un ritorno d’immagine per l’università che ha fatto diplomare un calciatore della Juventus. Bel ritorno d’immagine, non c’è che dire. La domanda è con quale faccia verrà esaminato il prossimo straniero che prova a ottenere la nostra cittadinanza sapendo di cosa siano stati capaci in precedenza in quell’ateneo?