Hanno ucciso Maradona, ma D10S è vivo. I dubbi sulla fine dell’immortale Pibe de Oro

Una sola vita non poteva bastare a contenere le mille vite di Maradona. D10S è immortale come Alessandro Magno, Cristoforo Colombo, Caravaggio, Freddy Mercury che sono sempre con noi

Maradona immortale

La copertina de L'Equipe dedicata a Maradona


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Maradona è stato ucciso. Il più grande calciatore di tutti i tempi è stato vittima di una drammatica sequenza di errori. Maradona è stato ucciso brutalmente negli ultimi istanti della sua vita. Ma il suo assassinio è durato decenni. Cominciamo dalla fine. Maradona aveva subito un gravissimo intervento chirurgico. Perchè è stato dimesso così rapidamente dall’ospedale? Maradona era un malato complicatissimo ma a casa aveva l’assistenza medica adeguata? Ed i soccorsi perchè hanno tardato tanto ad arrivare?

Il primo a denunciare le responsabilità per la morte di Maradona è stato il legale e cognato Matias Morlas (leggi di più) che senza mezzi termini ha stigmatizzato la mancata assistenza ed il ritardo dei soccorsi. E’ il triste epilogo di una vicenda umana che lascia intravedere anche battaglie intestine alla famiglia, o meglio alle famiglie, Maradona per contendersene l’eredità.

L'”omicidio” di Maradona era cominciato molti anni prima. Diego Armando Maradona ha fatto i suoi sbagli cedendo al vizio della droga ed al sesso compulsivo. Certo, colpa sua. Ma chi era accanto a Maradona non è al tempo stesso responsabile di queste degenerazioni? Maradona era amatissimo ma aveva pochi amici veri. Tante sanguisughe hanno profittato di Maradona incoraggiandone i vizi per poterlo meglio sfruttare fino al midollo. Spacciatori, donnine facili, manager ladri, politici corrotti, colleghi gelosi; una varia umanità ha circondato Maradona contribuendo a farlo sprofondare nell’abisso.

Il corpo di Maradona è ormai sepolto accanto ai genitori. Ha trovato quella pace che i suoi demoni in vita gli hanno negato. In quel giardino della periferia di Buenos Aires giace la sua salma, ma D10S è diventato immortale. Maradona è come Omero ed Alessandro Magno, Cristoforo Colombo e Fidel Castro, Caravaggio e Van Gogh , Freddy Mercury e Lady D. I loro corpi sono cenere ma quello che hanno donato all’umanità – pur nelle loro enormi contraddizioni – continuerà ad accompagnarci.

Maradona è stato tutto ed il contrario di tutto. Sublime sul terreno di gioco, pessimo nelle notti senza amore. Sgraziato nell’armonia fisica ma angelico nel gesto atletico. Modello ispirante e pessimo esempio. Ha vissuto mille e mille vite in una sola durata troppo poco. Per questo Maradona aveva bisogno di diventare immortale. Da oggi in poi, le miserie umane da qualcuno meschinamente evocate, scompariranno per lasciare la scena a D10S che resterà tra noi umani fino alla fine dei tempi.

Adesso tocca a Gattuso, De Laurentiis ed ai calciatori del Napoli che ieri sera sono scesi in campo con la maglia numero Dieci confezionare il più grande omaggio napoletano a Diego Armando Maradona: riportare lo scudetto all’ombra del Vesuvio.