Pioli, positivo al Covid-19. La supersfida scudetto contro il Napoli di Gattuso è ad alto rischio

Lega e FIGC ed Autorità Sanitarie Lombardia tengono d'occhio Milanello. Cosa succederà qualora a Pioli si aggiungessero altri positivi rossoneri?

Pioli KO

Stefano Pioli, allenatore Milan


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Le ulteriori analisi hanno confermato la positività al Covid-19 di Stefano Pioli. L’allenatore del Milan salterà la super sfida scudetto contro il Napoli. Pioil, che fin dal primo riscontro positivo si era posto in isolamento, non potrà allenare la squadra durante la settimana. Ed anche in panchina al San Paolo, Pioli dovrà lasciare posto ai suoi collaboratori (leggi di più).

Ancora una volta il Covid-19 picchia duro sulla gara più attesa del prossimo turno. La sfida tra il Milan di Pioli ed il Napoli dell’ex Rino Gattuso è una sfida d’alta quota da due squadre che corrono esplicitamente per un piazzamento Champions, ma al tempo stesso hanno tutto il potenziale per inserirsi nella corsa scudetto.

Dopo JuveNapoli, anche NapoliMilan finisce nel mirino della pandemia. E su Milanello si sono già accesi i riflettori. Il timore, non certo infondato, è che anche altri milanisti possano esser stati contagiati. Sarà una settimana di trepidazione. Mentre i rossoneri studieranno Mertens e compagni saranno sempre con il pensiero ai tamponi periodici.

I riflettori dell’Italia pallonara saranno puntati su Milanello. Pioli e la squadra saranno attenzionati anche dalle Autorità Sanitarie della Lombardia. Un’eventuale escalation, che si speriamo non si verifichi mai, dei contagi farebbe scattare a carico del Milan di Pioli gli stessi provvedimenti comminati al Napoli di Gattuso alla vigilia di JuveNapoli. Anche Lega e Federazione seguono con attenzione gli sviluppi di una vicenda che potrebbe ancora una volta destabilizzare il campionato e rendere ancora più incerto il futuro del calcio italiano.

Le decisioni assunti per NapoliMilan potrebbe avere ripercussioni decisive nel contenzioso giuridico, giunto al terzo grado, tra il Napoli di Aurelio De Laurentiis ed il governo del calcio italiano