È morto Stefano D’Orazio. Si è spento oggi, venerdì 6 novembre 2020. LEGGI ANCHE: LA CAUSA DELLA MORTE DI STEFANO D’ORAZIO.
Il musicista era noto per essere un componente del gruppo dei Pooh, il più longevo della storia della musica Italiana. Stefano D’Orazio si occupava della parte musicale dei brani: suonava batteria e flauto traverso. Dei Pooh era anche una delle voci che si aggiungeva a quella di Roby Facchinetti.
Stefano D’Orazio ha fatto parte del gruppo dal 1971 al 2009, poi nel 2015 e 2016 e, dopo una pausa, è tornato a suonare con il gruppo in occasione della réunion per i festeggiamenti dei 50 anni di carriera. D’Orazio è autore di una parte dei testi delle canzoni del gruppo.
“Era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato…”, scrivono i Pooh nel salutarlo. Potrebbe trattarsi di un caso di Covid-19.
Di recente, ha scritto con Roby Facchinetti il singolo Rinascerò Rinascerai, pubblicato a marzo, durante la pandemia. Il brano ha riportato i due amici e colleghi di vecchia data a lavorare nuovamente insieme per una buona causa. La causa sostiene infatti l’ospedale di Bergamo nella lotta al Covid-19: tutti i proventi sono stati devoluti all’ospedale Papa Giovanni XXIII per sostenerlo nel periodo più complesso dell’emergenza sanitaria.
«Qualche giorno fa Roby mi ha chiamato con la voce rotta dal pianto», aveva dichiarato Stefano D’Orazio ai tempi del rilascio del brano «tra un respiro e un silenzio mi ha raccontato della straziante visione alla quale aveva appena assistito… mezz’ora dopo stavo già cercando le parole più adatte a vestire la sua musica, parole di dolore, di fiducia, di riscatto. Bergamo è la mia seconda città, una città che mi ha adottato, mi ha accolto e dove ho trascorso i miei migliori anni di lavoro. “Rinascerò, rinascerai” vuole essere un semplice modo per fare anche noi la nostra piccola parte: questo noi sappiamo fare, la Musica, per un inno al futuro di una città ferita che “quando tutto sarà finito, tornerà a riveder le stelle” ».
D’Orazio era nato a Roma il 12 settembre 1948. Si è spento nella stessa città oggi, 6 novembre 2020.