Non ricordo quando ho conosciuto Manuela Villa, figlia (inizialmente non riconosciuta) del grande CLAUDIO VILLA. So solo che fin dall’inizio l’ho ammirata. Non solo per la voce, ma per la sua pulizia interiore e la luce degli occhi. Mi dispiaceva vederla dibattere in talk show televisivi dove la facevano parlare solo di suo padre. Le dissi di iniziare ad uscire allo scoperto come cantante e basta. Un giorno mi mandò un brano modernissimo, con anche una sorte di rap all’interno. Le chiesi chi lo avesse scritto e lei mi disse:
“Io”.
“Cosa?!? Tu sei in grado di scrivere queste cose e stai ancora a menartela? Buttati. Ignora le critiche fatte di pregiudizi.”
Un giorno, improvvisamente, mi è arrivato un video dove cantava una sua canzone, “Sei nell’aria”, insieme al tenore Fabio Armiliato. Finalmente, era ora. Non è ancora quel brano moderno che mi aveva mandato (che è ancora lì, in lista d’attesa nei suoi cassettini che chissà cosa contengono). Manuela si è appropriata del bel canto italiano di cui suo padre era il re.
Mi sono collegato con lei durante la diretta di WE HAVE A DREAM e ho chiamato anche Fabio Armiliato. Nel video c’è la conversazione che abbiamo avuto e anche il loro video clip di “Sei nell’aria”.
Poi ho chiesto a Manuela di scrivere di sé. E mi ha mandato questo:
Oggi ho 54 anni, potranno sembrare molti ma sono sempre troppo pochi per chi come me si annoia di sé stessa e quindi continua sempre a cercare dentro e fuori di sé. Ho iniziato a studiare musica dall’età di 5 anni facendo, dopo la scuola, un’ora di pianoforte con una maestra che, convinta che io avessi imparato a leggere la musica, mi faceva fare delle cose difficilissime che io eseguivo solo andando ad orecchio. Mi accorsi ben presto che, non riuscendo con le mani ad eseguire un pezzo fino in fondo, lo continuavo cantandolo. Piano piano mi accorsi che il mio strumento primario era la voce. Acerba e pigra, cercavo di esternare quello che avevo dentro, la voglia di cantare prendeva corpo e la freschezza e la spensieratezza di quei teneri anni trapelava sia nei testi sia nelle mie modulazioni… Fin quando un mattone mi cadde in testa, nel vero senso della parola.
Mi dissero di chi ero figlia.
Claudio Villa era mio padre.
Sì, il cantante più popolare e bravo del panorama leggero nazionale e non. Questo mi creò una chiusura interiore. Odiavo tutto di me, la voce, la musica che me l’aveva fatta scoprire, la mia solo presenza riusciva ad infastidirmi e questo coadiuvato da una società che non accettava un’ipotetica figlia di… Ne sentivo il peso, me lo davano il peso ed io me lo prendevo tutto. Il resto si sa più o meno e oggi forse poco importa, di fronte ad altre ed alte priorità. Quel grande amore che avevo per la musica si era trasformato in una costante: sì, canta, ma è la figlia di… e niente più. Dovevo sconfiggere questo muro, abbatterlo e ho fatto di tutto e qualche volta ho avuto l’illusione di esserci riuscita o forse, dico, oggi ci sono vicina. Devo dire che ogni tanto incontro quel muro davanti a me fatto di preconcetti, ma è vero anche che nella vita di tutti i giorni bisogna imparare a guardarsi attorno senza piangersi addosso perché attorno, è vero, ci sono sciacalli, ma anche persone vere, umane, sensibili che vedono oltre indipendentemente da chi sei o cosa fai e ti sanno ascoltare, lo vogliono. Questo è successo a me proprio in questi ultimi anni. Tu Red mi hai ascoltata, mi hai incoraggiata e mi hai mandata a quel paese soprattutto quando io non riuscivo a scrollarmi il peso dell’umiliazione e del preconcetto che mi sentivo addosso. Ho avuto la voglia di ascoltare anche io, per una volta, ed ho scoperto me. Ho scoperto che la musica che dormiva dentro doveva uscire dal letargo, anche fosse per una volta. Ho scoperto che non ero morta ma che stavo solo cercando di capire come reagire. E all’improvviso … “Sei nell’aria”. Il mio brano venuto da un profondo dolore che invece di rimanere lì a consumarmi esce fuori regalandomi emozioni e respiri vitali. Automaticamente immaginare di fare un grande salto insieme ad un altro grande artista. Ma chi mai potrebbe cantare con me?
“Ma certo, un grande tenore!” – Mi risponde Giovanna Nocetti, grande amica che poi diventerà in questa occasione la casa discografica con la Kikko Music – “Fabio Armiliato “.
Fabio Lo conoscevo ma riascoltandolo non ebbi alcun dubbio. Pensa che non ci siamo neanche mai incontrati eppure per colpa di questo brano, si fa per dire, è nata la magia. Perché la musica è magia. Questo non è un articolo ma un momento di vita fatto di cose belle, fatto di cambiamento, fatto di me. Grazie Red
Manuela Villa
Un brano meraviglioso che racchiude tt l’essenza della vita. Due grandi voci due grandissimi artisti
Brava Manuela Villa hai scritto un testo stupendo
La bellezza di queste due voci mi emoziona! Amo Fabio e amo Manuela perché sanno darmi la gioia del belcanto. Giò